La metacognizione è una risorsa troppo importante per cui va tenuta in giusta considerazione nella didattica, ancor di più con i dislessici.
Vediamo quali sono le caratteristiche di un insegnante metacognitivo secondo Claudia Valentini secondo tre criteri:
Conoscenze
- Conoscere la propria materia, per poterla mediare agli allievi
- Conoscere le altre materie, per poter ricercare i collegamenti necessari all’unitarietà del sapere
- Conoscere le teorie dell’apprendimento per poterle mettere in pratica
- Conoscere metodi di sperimentazione per attualizzare, nella pratica, le teorie
- Conoscere elementi di docimologia: saper valutare vuol dire saper progettare
- Conoscere la didattica dell’errore, per saper valorizzare le differenze e saper risolvere problemi – Conoscere modalità di esplorazione e comprensione del contesto, per agire significativamente su di esso
- Conoscere se stesso, per potenziare le proprie abilità: relazionali, cognitive, didattiche…
Abilità
L’insegnante metacognitivo è un insegnante:
- riflessivo
- osservatore
- empatico
- autorevole
- organizzato
- che sa mettersi in relazione
- che sa mettersi in discussione
- che sa porsi come modello positivo
- che sa ispirare l’attività degli allievi
Competenze
- Saper motivare all’apprendimento
- Saper valorizzare le abilità, rinforzare l’autostima
- Saper progettare percorsi significativi di apprendimento
- Saper mediare contenuti e strategie
- Saper facilitare l’apprendimento
- Saper essere un modello di autonomia
- Sapersi accorgere dei problemi
- Sapersi sorprendere della scoperta
Ma soprattutto avere, come i nostri allievi, la curiosità di scoprire sempre nuovi saperi, diventare padroni della propria cultura e voler comprendere l’altrui, conoscersi e amare la conoscenza.