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“Chi è la bestia?” di Aiman Sadek

Creato il 14 gennaio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

“Chi è la bestia?” di Aiman Sadek

 

Anno: 2013

Nazionalità: Italia

Durata: 11’

Genere: Drammatico

Regia: Aiman Sadek

Anno: 2013

 

Chi è la bestia?” è una denuncia aperta contro le barbarie che gli scontri clandestini fra cani producono prima dopo e durante il loro compimento. Aiman Sadek mette in scena il dramma del cane Ettore che da cucciolo di famiglia, diviene, suo malgrado, cane da combattimento. Tre anni prima dei fatti narrati sullo schermo, un anonimo padre di famiglia è costretto a vendere il proprio cucciolo a dei malviventi per poter risanare probabili problemi economici. Il piccolo Ettore, cucciolo di rottweiler, viene quindi preso in affidamento dai due per essere brutalmente addestrato per il combattimento. Costretto in cattività, senza cibo e in pessime condizioni igieniche, il cane viene addestrato per diventare una vera e propria “macchina da guerra” canina. Nonostante le angherie e i severi addestramenti, Ettore non diventa la bestia che i suoi padroni vogliono e cade durante i primo scontro.

Fin dal titolo, la morale e lo sviluppo del film lasciano pochi dubbi. Sadek racconta una storia cruda sulla degenerazione del comportamento umano in rapporto con degradanti attività ludiche, quali i combattimenti clandestini fra cani. La macchina da presa, situata ad altezza-cane, racconta le cruente fasi della vita di un cane da combattimento: la cattività, la privazione di spazi aperti, gli addestramenti e le lotte. Il narratore del dramma è lo stesso cane Ettore, supportato dalla voice over che ne raccoglie ed espone i pensieri. Attraverso i suoi occhi assistiamo ai momenti più tristi della sua vita, fino all’ultima impresa che lo porterà a cadere sotto gli attacchi di un altro cane che, come lui, condivide la medesima storia.

Veloce nei ritmi e diretto nelle fasi più crude, il corto di Sadek proietta lo spettatore all’interno di un dramma canino che spiazza e fa riflettere. Per tutto la durata del film, la domanda che ne costituisce il titolo, Chi è la bestia?,  infesta la mente di chi lo guarda. Attraverso Ettore, si assiste alla ferocia con cui l’uomo piega ai suoi voleri l’animale, costringendo a combattere quello che avrebbe dovuto diventare un giocoso cucciolo di famiglia. Gli esseri umani guardati dal punto di vista del cane, appaiono un manipolo di vere bestie che godono e gioiscono dell’inutile spettacolo della violenza. Il momento dello scontro costituisce l’apice drammatico del film e allo stesso tempo è anche il momento in cui capiamo che la trasformazione di Ettore non è stata completata. Il cane cade, ma non soccombe per mancanza di forza fisica, semplicemente ha scelto di non diventare una bestia. Lo scenario in cui si trova coinvolto rappresenta per lui una novità e lo scontro avviene quasi per caso. Non c’è motivo per l’animale di mordere e straziare il rivale. Il pubblico attorno ai duellanti peggiora l’incubo: una mandria di umani assetati di sangue che strepita, urla e incita il combattimento. Ettore, tuttavia non regge lo scontro e cade. Cade però accompagnato dal senso di colpa per aver deluso il malvivente che considerava il suo padrone, conservando fino all’ultimo la nobiltà d’animo che le “bestie” non hanno.

Fernando G. Maistrello


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