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Chi è narcisista soffre?

Da Quipsicologia @Quipsicologia

Se un narcisista soffra o meno è una domanda che mi viene fatta spesso. Ed è una domanda a cui non è poi così semplice rispondere, perché il narcisismo richiede più livelli di osservazione e perché spesso chi è narcisista non parla con nessuno di come si sente. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire un po’ meglio cosa si intende in psicologia con il termine narcisismo.

 

Le conferme degli altri

Come ho scritto più volte, il narcisismo non è di per sé patologia, se con narcisismo ci riferiamo a un certo grado di autonomia, di sicurezza in noi stessi, di apprezzamento che si traducono in un adeguato piacere nello stare con noi stessi. Tutti elementi fondamentali per il benessere.

Il problema comincia quando, per raggiungere questa sensazione di fiducia, siamo costretti ad appoggiarci alle altre persone in modo sistematico e senza renderci conto che queste persone hanno idee, affetti e intenzioni che possono essere diversi dai nostri. Avere una costante necessità di conferme dagli altri per essere sicuri di sé e del proprio valore è il nocciolo di sofferenza delle persone con tratti narcisistici della personalità.

Chiarisco una cosa. Tutti noi nella vita abbiamo bisogno di essere incoraggiati e rassicurati, soprattutto se attraversiamo un periodo difficile, ma nel caso di una fragilità narcisistica questo bisogno degli altri diventa una cosa di cui non si può fare a meno, è come l’aria e si accompagna a una esasperata sensibilità alle critiche.

 

narcisista soffre
Anche chi è narcisista soffre

Soprattutto in assenza di queste conferme esterne e nell’incapacità di darsi da sé questa certezza, una persona narcisista soffre. Soffre di una dolorosa sensazione di vuoto e di assenza di significato nella sua vita.

È per questo che eventi come una brusca separazione possono avere effetti catastrofici. Quando l’autostima non è più sorretta, ad esempio, dal partner, la persona narcisista si ritrova da sola, angosciata e indifesa dinanzi alle proprie incapacità, piena di vergogna per le sue debolezze.

Il più delle volte una persona narcisista giunge in psicoterapia proprio perché schiacciata da queste sensazioni o perché percepisce che qualcosa non va nella sua vita, prova un senso di insoddisfazione e inautenticità che non riesce a spiegarsi o noia, o vede che le sue relazioni naufragano sistematicamente.

Si tratta tuttavia di emozioni e urgenze che una persona narcisista raramente confessa, perché se ne vergogna. Sono emozioni che trova umilianti perché la espongono a critiche che non è in grado di sopportare e all’autocritica e che concretizzano la necessità vitale che ha degli altri: se c’è una cosa che una persona narcisista vorrebbe cancellare è appunto la sua dipendenza dagli altri.

È per tutti questi motivi che spesso una persona narcisista fa vedere un involucro di sicurezza e superiorità. Quando si colora di rabbia, questo guscio di grandiosità può comprendere anche l’arroganza, il disprezzo degli altri e una critica feroce che rischiano di distruggere l’altra persona, come ho già scritto a proposito del partner narcisista.

La fame di supporto da parte degli altri è un aspetto talmente spiccato da interferire con la capacità d’amare. Troppo preoccupata per se stessa, una persona narcisista raramente è in grado di prendersi cura degli altri, di avere un autentico interesse per quello che desiderano e pensano, di provare empatia. Il suo bisogno degli altri è profondo, il suo amore per loro è superficiale.

 

Per approfondire

Kernberg O. (1976) Impedimenti all’innamorarsi e al restare innamorati. In AA. VV. Capacità di amare. Bollati Boringhieri.

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Photo credit: Zoi Division


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