Magazine Attualità

Chi è stato? Indagini infinite e mostri senza volto

Da Tabulerase

chiestatoChiara sorride in quasi tutte le foto che ci hanno mostrato i media. Ha gli occhioni azzurri e limpidi, il volto sereno e sorride come può sorridere una ragazza che ha davanti tutta la vita… e invece il 23 agosto del 2007, a Garlasco, è arrivato il mostro. Fine. Fine delle speranze. Fine dei sogni.

Chi è stato? Chi l’ha massacrata senza pietà? Mistero. Indagini, test, analisi scientifiche. Il mostro non ha ancora un volto. L’unico indiziato, il fidanzato biondo, è stato assolto due volte…

 Yara è una bambina, anzi, era una bambina minuta. Lo sanno tutti che amava la ginnastica come sanno tutti che è sparita da casa per morire al freddo in un campo. E’ sparita in pochi minuti a poche centinaia di metri da casa. Non in una metropoli ma in un centro di provincia. Sparita e ammazzata da un altro mostro senza nome. Le indagini fantascientifiche e costosissime con il giudice che dispone migliaia di test del DNA non portano a nulla e la mamma di Yara , dopo due anni, ha recentemente chiesto l’aiuto del Presidente della Repubblica.

 Sarah, l’angelo biondo, piccola donna finita in un pozzo. Con l’orco che confessa e ritratta e che se anche non fosse colpevole dovrebbe marcire in carcere per l’orrore delle sue esternazioni pubbliche. In aula, durante il processo, la mamma dell’angelo aspetta giustizia. Le imputate non confessano, ma insistono e accusano l’altro. Una famiglia di mostri e la verità nascosta.

 Melania, donna e madre del sud. Bellissima e trucidata. In carcere il marito dichiarato colpevole senza dar ragione né alla difesa e né alla accusa. Colpevole senza prove in base ad un movente che offende l’intelligenza e la sensibilità.

 Meredith che aveva festeggiato Halloween e poi è arrivato l’uomo nero che ora è in carcere per “omicidio in concorso”. In concorso con chi? Amanda e lo studente modello, dopo anni di galera, vendono la loro storia per libri e film. E se sono stati in prigione da innocenti è grave, ma… non ci sono prove, non si può aggiungere altro dopo i puntini sospensivi.

 E Roberta che è sparita da un anno. Il marito continua la vita di sempre. Roberta non è né viva né morta. Non si trova, scomparsa mentre il marito dormiva… così dice…

 Chiara, Yara, Sarah, Melania, Meredith, Roberta. Vittime senza colpevoli. Vite spezzate senza assassini. Fatti di cronache da boom di ascolti in tv…

 E ti chiedi dov’è l’errore? Perché gli investigatori, tra perizie e contro perizie, cani molecolari e test del DNA, ipotesi e teorie, non ci riescono? Una volta si diceva che non esiste il delitto perfetto… eppure quei volti di donne e bambine continuano a guardarci dagli schermi, protagoniste di talk show infiniti, continuano a chiedere giustizia. E noi vogliamo i nomi! Vogliamo nomi e verità.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :