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Chi è un Mental Coach?

Da Certifiedmentalcoachitalia

Un Certified Mental Coach è un professionista che affianca, in maniera produttiva, le persone che vogliono raggiungere i propri obiettivi.

Nato negli USA intorno agli anni 80 come metodo utilizzato in ambito sportivo, il Coaching si è subito diffuso in tutto il mondo e si è trasformato molto velocemente in una vera e propria professione.

Il Italia la professione di Mental Coach è in forte espansione da alcuni anni. Oggi le principali scuole di Coaching propongono un percorso formativo, per lo più di impostazione americana e che si confonde spesso con la PNL. Le caratteristiche del Coaching, sono così spesso definite per differenza rispetto ad altri metodi più conosciuti, quali la l’empowerment, la PNL, il Counseling ed addirittura la psicoterapia, piuttosto che per una propria identità specifica; tutto questo naturalmente rischia di snaturare completamente la vera “sostanza” del Coaching.

Come dimostrato dall’articolo “professione Coach” si ha la necessità di chiarezza nel comprendere con esattezza che cos’è il Coaching e chi è il Coach diventa a questo punto prioritaria.

Il Coach non opera come Psicologo.

Il ruolo del Coach e quello di accompagnare le persone alle condizioni ottimali affinché queste possano sfruttare al meglio le loro potenzialità al fine di migliorare la propria vita.

Spesso il Coaching viene venduto come Counseling, ma tra i due ruoli e le due tecniche c’è una certa differenza. Il Counselor si occupa di favorire le soluzioni dei disagi esistenziali di origine psicologica della persona, attraverso una relazione d’aiuto. Il Coach non si occupa del disagio psicologico della persona, il Coach supporta il Coachee ad intervenire nella realtà e ad agire concretamente e la figura più richiesta è lo Sport Coach.

Cosa fa quindi il Coach?

Il Coach accompagna il Coachee verso un percorso di crescita, fondamentalmente attraverso un aumento della propria autoconsapevolezza, della propria responsabilità fino alla gestione del cambiamento. Il Coach aiuta il Coachee a identificare il propri obiettivi ed a definire un piano di azione per raggiungerli. Il Coach quindi non ha propri modelli da proporre, non ha soluzioni, non propone, non insegna, non trasmette nozioni.

Il terreno privilegiato di intervento del Coach sul Coachee è la relazione e poi la comunicazione.
Il Coach accoglie, utilizza l’ascolto empatico, crea un rapporto di fiducia e costruisce con il Coachee una alleanza di lavoro. All’inizio di ogni percorso di Coaching c’è sempre la definizione degli obiettivi che il Coachee vuole raggiungere, alla fine di ogni singola seduta di Coaching c’è sempre un piano di azioni/comportamenti da sperimentare per raggiungere i propri obiettivi. Un percorso di Coaching inizia sempre con una “relazione forte” tra Coach e Coachee. Il percorso del Coaching finisce sempre con una performance, migliore, del Coachee.


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