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Chi era Fidelio?

Creato il 17 novembre 2012 da Musicamore @AAtzori

Chi era Fidelio?Fidelio, o meglio Leonore, è una donna che si traveste da guardia carceraria, per salvare il marito Florestano dalla morte in una prigione politica. L’Opera, l’unica scritta da Beethoven, costituisce il lavoro principale del periodo maturo del musicista ed è comunemente ritenuta un’espressione delle idee del compositore sulla battaglia per la libertà politica che a quel tempo erano diffuse in Europa.
Trama
Il soggetto è tratto da Léonore ou l’amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly, scritto a suo tempo per il musicista Pierre Gaveaux, e si basa su di un fatto realmente accaduto nella Francia del periodo del ‘Terrore’, di cui l’autore (all’epoca accusatore pubblico del tribunale rivoluzionario di Tours) parla anche nelle sue Mémoires.
Atto I
L’azione si svolge in una prigione a qualche miglio fuori da Siviglia, nel XVII secolo.
Don Pizarro è il governatore della prigione in cui egli stesso ha fatto imprigionare ingiustamente il suo nemico personale Florestan. La moglie di questi, Leonore, vuole ritrovarlo e, travestitasi da uomo e preso il nome di Fidelio, ne intraprende le ricerche. Le informazioni raccolte la indirizzano proprio verso il carcere di don Pizarro. Qui, per scoprire se Florestan è tra i prigionieri, fa in modo di entrare nelle grazie di Rocco, il carceriere, e, involontariamente, entra anche in quelle di Marzelline, la figlia di lui, che se ne invaghisce sdegnando le attenzioni di Jaquino, il giovane portiere della prigione.
Nel frattempo una lettera informa don Pizarro dell’imminente arrivo del ministro di stato don Fernando e teme che questi possa scoprire l’arbitrio commesso con l’arresto illegale di Florestan, che don Fernando ben conosce. Dà ordine, dunque, a Rocco di uccidere il prigioniero ricevendone, però, un rifiuto. Costretto a dover commettere personalmente il delitto ottiene, però, che Rocco prepari la fossa.

Fidelio assiste al colloquio e sospetta che il prigioniero di cui parla don Pizarro sia proprio Florestan. Per scoprirlo convince Rocco a far uscire in cortile tutti i prigionieri, ma Florestan non si trova tra questi e Fidelio, rassegnato, non può far altro che seguire Rocco nelle segrete per aiutarlo a scavare la fossa.
Atto II
Florestan giace incatenato nel buio della segreta e si lamenta della perduta libertà. Entrano Rocco e Fidelio, che si era deciso a salvare comunque il prigioniero chiunque egli fosse. Non appena ne ode la voce invocare il nome “Leonore“, però, riconosce subito in lui il marito. Quando don Pizarro arriva per ucciderlo, Fidelio lo affronta e gli rivela la sua identità, ma il governatore è ben deciso ad uccidere entrambi.

Uno squillar di tromba annunciante l’arrivo del ministro fa frettolosamente uscire don Pizarro dalle segrete, mentre Leonore e Florestan si abbracciano esultanti. Nella piazza del castello il ministro dà ordine che i prigionieri siano liberati e ascolta da Rocco il resoconto dei fatti. Leonore toglie personalmente le catene al marito e, mentre i crimini di don Pizarro vengono smascherati, si leva un coro in lode dell’eroina.

La foto ritrae Margarete Matzenauer (1881-1963) in Fidelio di Beethoven  – Metropolitan Opera, New York.

(http://www.musicwithease.com)


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