Caro blog Roma Fa Schifo,
come tanti, ho trovato il Vs. recente articolo "Bomba. La storia delle ricevute di Ignazio Marino..." eccellente e utile. Contiene, a mio vedere una imprecisione, riguardo a qualcosa che nessuno - che io sappia - ha finora notato. Questa vostra affermazione, per quanto plausibilissima, è dimostrabilmente imprecisa:
Al sindaco poi venivano portate le carte e le firmava in mezzo a mille altri documenti come fa qualsiasi amministratore delegato o direttore generale di qualsiasi azienda anche cento volte più piccola del "Gruppo Comune di Roma Spa".
Non Ve ne faccio una colpa, tutt'altro. Vi segnalo la cosa proprio perché da Voi, molto più che dalla stampa ufficiale, si può sperare di ottenere, non tanto una rettifica, quanto piuttosto un'ulteriore e più approfondita indagine.
Il fatto in questione è molto semplice: le firme in calce ai giustificativi intorno a cui questa polemica strumentale è andata concentrandosi non sono, a mio vedere - ma lascio a Voi giudicare - di Ignazio Marino. Evidentemente, gli impiegati e i collaboratori, non solo hanno scritto quelle note ma le hanno anche firmate. L'avranno senz'altro fatto per delega del Sindaco; e non mi interessa, personalmente, gettare colpe su altri. Resta il fatto, tuttavia, degno di essere segnalato.
Per facilitarvi il confronto, allego alcune delle firme in questione: una sola di esse è autografa di Ignazio Marino. Nel documento pdf scaricabile messo on line dal Comune, si conta un totale di 121 documenti firmati da “Ignazio Marino”, fra COMUNICAZIONI (per annunciare un viaggio e le relative spese) e - e queste sono la maggior parte - DICHIARAZIONI circa le spese avvenute.
Di questi 121 documenti, 18 risultano firmati da Marino di suo pugno (la prima firma). E’ da notare che si tratta, in TUTTI i casi, di COMUNICAZIONI. Quindi, mentre Marino ha firmato il 14,8% dei documenti che portano la firma del Sindaco, ha firmato lo 0% delle DICHIARAZIONI successive alle spese, cioè lo zero percento della documentazione che è stata al centro della discussione di questi giorni.
90 documenti sono firmati per esteso come “Ignazio R. Marino” ma da un’altra persona (la seconda firma qui sopra).
6 documenti sono firmati usando le sole iniziali “IM”
3 documenti sono firmati per esteso come “Ignazio R. Marino” ma da un’altra persona (la terza firma qui sopra).
4 documenti sono non firmati.
Riassumendo, su un totale di 121 fra comunicazioni e dichiarazioni, Marino ne ha firmate di suo pugno 18, il 14,8% del totale. Di queste, tuttavia, nessuna è una dichiarazione: il 100% delle dichiarazioni è o non firmata o è firmata da altri. C’è una calligrafia che ricorre più spesso, visto che sembra essere quella di novanta delle firme, sebbene in tutto si possano individuare tre diverse calligrafie, oltre a quella dello stesso Ignazio Marino.
Come voi di Roma fa Schifo avete già documentato, effettivamente, traspare con grande chiarezza che le dichiarazioni - cioè i giustificativi di spesa - sono molto spesso stati compilati molti mesi dopo l’effettiva spesa, viaggio, o pranzo/cena, o altro che fosse. Traspare, anche, come la documentazione sia stata messa insieme un po’ in fretta. A pag 293 - ad ulteriore dimostrazione di come questa documentazione sia stata messa insieme in fretta e furia - si trova un documento in cui tutti dati della carta di credito del comune - numero, scadenza e codice di sicurezza - sono visibili. Sostanzialmente chiunque - non solo il sindaco - può oggi fare un acquisto con la carta di credito del Comune avendo a disposizione, in chiaro, tutti gli estremi
Vorrei anche farvi notare come la notizia che e’ passata e’ che, senza l’intervento dei Carabinieri, ancora non avremmo questa documentazione. Per la verità, in questo video si sente chiaramente il Consigliere Marcello De Vito dire che “saranno 27-28 estratti conto” e che quindi gli impiegati comunali dimostrano di non essere collaborativi quando dicono che la documentazione non è ancora stata tutta assemblata. Tuttavia, nello stesso video, si vede bene come gli uffici del Comune effettivamente intendevano consegnare molto di più dei semplici estratti conto. Viene da chiedersi se in quel momento tutta la documentazione fosse davvero disponibile. E’ difficile valutare se i due volumi consegnati da Marino a Formigli a Piazza Pulita siano più voluminosi di quanto si era potuto consegnare ai consiglieri Cinque Stelle pochi giorni prima. In ogni caso non sembra irrealistico pensare che gli uffici stessero incontrando difficoltà a mettere insieme la documentazione, e non cercassero invece scuse per non rilasciare i documenti.
Leo