Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who Framed Roger Rabbit)
Genere: Commedia / Fantastico
Regia: Robert Zemeckis
Cast: Bob Hoskins, Christopher Lloyd, Joanna Cassidy, Charles Fleischer, Kathleen Turner, Alan Tilvern, Stubby Kaye
1988
103 min
Di Virgilia Bertolotto. Nella Los Angeles del 1947 esseri umani e cartoni animati vivono a stretto contatto. Eddie Valiant (Bob Hoskins), investigatore privato, viene ingaggiato dal produttore Maroon per tenere d’occhio Jessica Rabbit, moglie di Roger Rabbit. Valiant non ama i cartoni animati, perché uno di loro gli ha ucciso il fratello, ma ha bisogno di soldi, per cui accetta l’incarico e scatta delle fotografie a Jessica mentre gioca con Marvin Acme, proprietario di Cartoonia. Il mattino seguente viene scoperto l’omicidio dell’uomo e tutti i sospetti portano a Roger, rimasto sconvolto alla
vista delle foto. Ma Valiant scopre ben presto che c’è in ballo qualcosa di molto più grosso, in cui sembra essere coinvolto anche il giudice Morton (Christopher Lloyd), il quale ha creato una sostanza per uccidere i cartoni animati: la cosiddetta Salamoia, composta da acetone, benzina e trementina.A 24 anni dal grande successo di Mary Poppins (1964) di Robert Stevenson, fortemente voluto da Walt Disney, un altro film divenuto un cult è realizzato con la cosiddetta “tecnica mista” che consiste nell’integrare disegni animati con riprese di attori dal vero, questa volta prodotto dalla Touchstone Pictures, di proprietà della Disney, in collaborazione con la Amblin Entertainment di Steven Spielberg. Inoltre, grazie a speciali permessi, oltre a molti personaggi Disney come Topolino, Paperino, Pippo, Dumbo, ed altri, ci sono anche cartoni animati Warner Bros, Metro-Goldwin-Mayer, Paramount, Universal.
Nonostante siamo oggi abituati a miracoli tecnici di ogni tipo, tra computer grafica e
motion capture, Chi ha incastrato Roger Rabbit colpisce ancora per l’incredibile perizia tecnica con la quale è stato realizzato. Ma non solo, perché il film è una carrellata di trovate divertenti, battute spiritose, personaggi indimenticabili e citazioni al mondo hollywoodiano dell’epoca. Ad esempio, Betty Boop, in bianco e nero, non lavora più nel cinema perché soppiantata dai cartoni animati a colori, così come i divi del muto finirono nel dimenticatoio a causa del sonoro.Robert Zemeckis, dopo Ritorno al futuro (Back to the Future, 1985), confeziona un altro film cult, adatto a tutti i tipi di pubblico, nel quale una vicenda “noir” è costellata da un’infinità di gag slapstick tipiche dei film d’animazione dell’epoca ritratta, grazie anche alla sceneggiatura di Jeffrey Price e Peter S. Seaman. Interessante è anche la bella colonna sonora di Alan Silvestri, perfetta nel miscelare queste due anime del film.
Chi ha incastrato Roger Rabbit, tra i 1000 migliori film di sempre secondo il New York Times, s’ispira al romanzo Who censored Roger Rabbit? (1981) di Gary Wolf, più che altro per i personaggi, perché la vicenda del film si discosta molto da quella narrata nel libro.
Il film ottenne un grande successo al botteghino, diventando il secondo film più visto del 1988 dopo Rain Man – L’uomo della pioggia (Rain Man) di Barry Levinson ed è, ancora oggi, anche valutato molto positivamente dalla maggior parte dei critici. Chi ha incastrato Roger Rabbit si è aggiudicato tre Oscar, Miglior montaggio, Miglior montaggio sonoro e Migliori effetti speciali, oltre ad un Oscar speciale per la creazione e la direzione delle animazioni.
Curiosità: i tre ingredienti che costituiscono la Salamoia sono tre diluenti utilizzati per cancellare i disegni dagli acetati.
Proprio quest’anno è uscito finalmente in Italia un film in tecnica mista del 2013: The Congress di Ari Folman.
★★★★