The Babadook(Australia 2014)Regia: Jennifer KentSceneggiatura: Jennifer KentCast: Essie Davis, Noah Wiseman, Tim Purcell, Daniel Henshall, Hayley McElhinneyGenere: inquietoSe ti piace guarda anche: The Ring, Shining, Rosemary's Baby, La madre
Chi ha paura del Babau?Tutti i bambini e pure alcuni adulti.Alcuni? Parecchi adulti. Quelli sinceri lo ammetteranno senza problemi, gli altri negheranno, ma non credetegli. Quasi tutti hanno ancora paura del Babau.Chi ha invece paura del Babadook?Nessuno. Perché nessuno sa cos'è, o meglio sa chi è, il Babadook. Dopo che avrete visto questo film, anche voi però avrete paura del Babadook. Quindi io vi consiglio di guardare la pellicola australiana firmata dall'esordiente Jennifer Kent, ma solo se avete voglia di essere spaventati. Ha terrorizzato persino il regista de L'esorcista William Friedkin. Una volta tanto, forse l'unica quest'anno, c'è un horror che mette addosso un po' di strizza anche se, più ancora che strizza, mette angoscia. Un'angoscia esistenziale costante. Per quanto non privo di elementi favolistici e visionari, ben presenti e capaci di regalare alla pellicola un fascino notevole, The Babadook è quasi un horror neorealista, nel senso che ci presenta la vita ordinaria di una madre single che ha perso il marito e vive con il suo psicopatico figlio. La loro routine quotidiana ci viene offerta all'inizio senza troppe scosse. Le loro giornate si susseguono in maniera piuttosto normale, di giorno con lui che va a scuola e lei che va al lavoro in un ospizio e la sera poi lo mette a nanna raccontandogli una fiaba della buona notte. Lei invece mette a nanna se stessa giocherellando un po' con il vibratore, ma comunque questa è la loro tranquilla quotidianità. Fino a che nelle loro esistenze non entra il Babadook.
"Adesso ti leggo un libro più terrorizzante di 3 metri sopra il cielo."
"No dai mamma, non è possibile!"
ATTENZIONE SPOILERChi è il Babadook?
Il Babadook pensate di non conoscerlo, ma in realtà sì.Il Badabook è quel mostro che c'è dentro di noi, con cui dobbiamo convivere. È il male che ci rode lo stomaco che a un certo punto viene fuori. È una cosa che fa paura, ma necessaria, perché soltanto combattendolo possiamo liberarcene. Oppure non liberarcene. Tenerlo perché è diventato una parte di noi.The Babadook ha il pregio non da poco, soprattutto per un horror, di suscitare domande. Di porre interrogativi su noi stessi, sulle nostre paure, sui nostri demoni. Un'altra sua dote è quella di inquietare parecchio e lo fa con una forma cinematografica notevole. La glaciale fotografia della pellicola ci consegna una cittadina dell'Australia più da Nord Europa che da Oceania e ci trascina dentro le vite disperate dei due protagonisti, l'impressionante madre Essie Davis e il piccolo Noah Wiseman, uno dei bimbetti più inquietanti nella Storia del Cinema, insieme a quelli di Shining, Il sesto senso e The Ring. Con quest'ultimo condivide anche il rapporto un po' malato madre/figlio e una delle telefonate più spaventose mai sentite: BABA-DOOOOOK.
"Babadook?
Ma che è? Una nuova compagnia telefonica?"
A un livello puramente orrorifico, c'è da fare un plauso particolare per l'uso del sonoro. Quando viene aperto il libro pop-up del Babadook comincia una musichetta tra il fiabesco e il tenebroso che poi puntualmente finisce quando il libro viene chiuso, oppure fatto a pezzi/bruciato. E la voce del Babadook, per quel poco che si sente, è roba da brividi. La regista Jennifer Kent, per quanto all'esordio, sa come usare musiche ed effetti sonori al momento giusto, senza abusarne come capita in tanti, troppi film dell'orrore che sfruttano il banale trucchetto del “BUUUUUH!” per far saltare lo spettatore sulla poltrona.
La tensione maggiore è costruita tutta a un livello psicologico. The Babadook è una pellicola scritta e diretta da un donna, tratta per altro dal suo cortometraggio Monster del 2005, ed è una cosa che si vede e si sente in ogni momento. Il film mette in scena uno degli incubi peggiori che possano capitare a una donna: l'odio nei confronti del figlio. Annamaria Franzoni credo potrebbe ritrovarsi molto nella protagonista.
Da cosa deriva quest'odio?Beh, per prima cosa sfido chiunque, madre o padre che sia, a voler bene a un figlio tanto inquietante. Per seconda cosa, suo marito è morto mentre la stava portando all'ospedale per partorire lui, quell'essere abominevole. Una perdita che non è mai stata elaborata del tutto dalla donna e dal bambino. Un trauma che li rende dei “diversi”, degli alieni che non riescono a stare in mezzo alle altre persone e vivono isolati. La loro villetta, simbolo della tipica casa della classica famiglia borghese, senza la figura del padre all'interno si trasforma nel loro Overlook Hotel personale, in cui non si capisce più chi sono i veri mostri. Loro, o il Babadook?E voi, temete di più voi stessi o avete ancora timore del Babau?A me personalmente fa più paura lui...
Un'altra domanda, forse ancora più importante: The Babadook è l'horror più spaventoso dell'anno?La risposta è sì. Solo che quest'anno è troppo facile aggiudicarsi un titolo del genere, vista la mancanza di una concorrenza davvero agguerrita, in quello che è stato l'ennesimo annus horribilis per il genere. Se il premio di pellicola dell'orrore dell'anno se lo può quindi portare a casa senza troppo fatica, il titolo di mio cult personale non riesce invece purtroppo a guadagnarselo, per due motivi:
1) Questo film mi ha inquietato, ma non me l'ha fatta fare sotto dalla paura. Non quanto i miei incubi personali Shining, The Ring o il Bob di Twin Peaks.
2) La parte finale che sceglie di rendere esplicito ciò che fino a quel momento aveva intelligentemente deciso di non mostrare non mi ha convinto. È qui che il film perde una parte del fascino che fino a quel momento aveva sfoggiato in abbondanza. Proprio quando avrebbe dovuto raggiungere il suo climax, la tensione, almeno per quanto mi riguarda, si è invece dissolta.
Nel complesso The Babadook è comunque un esordio molto promettente, ma non privo di qualche limite nella mezz'oretta finale sul quale le tante recensioni entusiastiche hanno preferito tenere gli occhi chiusi. Una cosa d'altra parte più che comprensibile. Sono in molti a tenere gli occhi chiusi quando salta fuori il Babau o, in questo caso, il Babadook.(voto 7+/10)
E ora, per esorcizzare la paura cantiamo tutti quanti insieme...