Chi ha paura del buio?

Da Frogproduction

DRAG ME TO HELL – USA 2009, 99’. Regia di Sam Raimi. Divertente e pauroso. Prendendo spunto da un vecchio film, Night of the demon, del 1957, diretto da Jacques Tourneur, che non è neanche malaccio (visto senza sottotitoli molti dialoghi li ho persi e non ho potuto apprezzarlo a pieno ), la storia si concentra su di una giovane combattuta tra l’ambizione per la carriera e la bontà d’animo che viene messa alla prova nel suo lavoro, ovvero quello di tramite per i prestiti tra i clienti e le banche, più o meno. Non c’è molto sangue, però molti liquami sì, quindi i più schifiltosi potrebbero soffrire. C’è il lieto fine, solo dipende dai punti di vista.


THE DESCENT – UK 2005, 99’. Regia di Neil Marshall. Quest’altro è invece più cupo, drammatico, soprattutto nel finale caricato di eroismo anche dalla musica. La formula insolita prevede un gruppo di donne amanti dell’avventura, che decidono di esplorare delle caverne. Una di loro, mentendo al gruppo, le porta in una zona ancora sconosciuta persino alle guide, sperando così di fare il colpo. Già dall’inizio si capisce che fra due del gruppo, le protagoniste del film ci sono delle frizioni di fondo, caricate dal lutto di una di loro, che ha perso in un incidente figlia e marito. Il film nella parte sotterranea è giocato anche a livello visivo non solo sul senso di claustrofobia, ma pure nel cambiamento delle luci, che siano quelle dei caschi di protezione, dei fuochi di segnalazione o delle barre luminose. Però quando il pericolo passa dalla caverna agli abitanti della caverna qualcosa si perde, almeno per me. Magari per qualcun'altro il bello comincia lì.


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