Chi ha paura del nucleare?

Creato il 03 agosto 2010 da Lorenzo_gigliotto

Sfogliando il Tempo di ieri (ed. Alto Lazio) ho trovato un articolo che parlava di una protesta avvenuta domenica : una catena umana sulla spiaggia di Montalto di Castro,  tana di ‘un mostro che dorme da 20 anni’.. e che si teme possa essere svegliato…
Legambiente cavalca e incoraggia la protesta dispiegando slogan con lo scopo di fermare una tecnologia indispensabile a colmare un gap competitivo accumulato con altri paesi industrializzati.

Questa è un po’ la sintesi dell’articolo. Volendo però vedere la cosa in maniera più equidistante e moderata, si potrebbe pensare che tutta questa agitazione per il possibile ritorno del nucleare sia legittima, che sia legittimo temere ciò che non si conosce e opporvisi.. che sia altrettanto lecito cavalcare quest’onda emotiva. Ma si potrebbe anche notare che il nucleare, se tornasse, oggettivamente non sarebbe lo stesso di 30-40 anni fa (il ‘brutto mostro dormiente’ insomma), bensì una più rassicurante creatura evoluta e incapace anche solo di graffiare, pensato per essere sicurissimo (addirittura è a prova di sisma e di collisione aerea), garantire ritorni economici alti, grandi quantità di energia e nel tempo abbassare notevolmente il costo dell’energia (è una legge di mercato: grandi disponibilità, prezzi bassi), riducendo anche l’inquinamento (meno energia da carbone e petrolio), meno spese per importare materie prime (sempre carbone, petrolio e gas) che costano molto e soprattutto niente più energia acquistata all’estero (come dal nucleare francese.. che paghiamo caro). Però è legittimo avere dei timori: forse basterebbe solo fare più informazione al riguardo.



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