Non mollo, e continuo sulla stessa roba: confutare uno ad uno i vari "perché no" al presidenzialismo.
Dunque come ricorderete, dopo l'aver configurato questo genere di sistema di governo come un buco nero della democrazia, si è cominciato a dire in giro del fatto che comunque anche se fosse, noi italiani non saremmo ancora pronti.
Il terzo "perché no" - non in ordine temporale o di peso, ma più o meno di come mi è venuto in mento o all'orecchio - riguarda la questione uomo-solo-al-comando.
In questo paese, abbiamo delle grosse difficoltà con i leaders e con il leaderismo. Sarà qualche cosa di ancestrale, non riesco bene a capirlo, quindi non mi lancio in funamboliche analisi. Fatto sta che la paura dell'uomo forte e del potere, è evocata non soltanto in giro per la strada, ma anche da dietro scrivanie di membri stimabili della nostrana chattering class.
La questione è assolutamente immotivata, e tra le varie sembra a mio avviso la più capziosa. Spettri di sudamericanismo evocati da Bersani a parte - classificabili come "senza etichetta" anche per la vuotezza argomentativa - si parla spesso del Duce. Ecco, appunto, Benito Mussolini non ha avuto bisogno del (semi)presidenzialismo per metter su una dittatura. Dittatura che per altro ancora vede molti nostalgici - che siamo un paese strano noi l'ho già detto qua, giusto? - non certo tra i costituzionalisti che teorizzano il presidenzialismo.
Dunque la confutazione, di questa argomentazione, esce dal cassetto delle ovvietà: non si sta parlando di scegliere se rievocare il Re Sole o rimanere in una democrazia repubblicana. Si parla di scegliere tra due sistemi diversi di gestire la Repubblica, entrambi repubblicani entrambi con i mirati ed opportuni bilanciamenti.
Scegliere direttamente chi sarà ad esercitare il potere esecutivo - ricordo di nuovo, che adesso si sceglie ed elegge soltanto quello legislativo -, sarebbe inoltre un'ulteriore sicurezza con cui il popolo sovrano, preserva la propria democrazia. E dunque il menù delle scelte elettorali, aumenterebbe, senza che un qualche cuoco decida di testa propria.
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