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Chi ha paura di Virginia Wolf? di Mike Nichols in dvd

Creato il 28 gennaio 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Chi ha paura di Virginia Woolf?play video
  • Anno: 1966
  • Durata: 124'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Mike Nichols

Può una relazione sentimentale diventare un campo di concentramento? Un luogo dove produrre scientificamente dolore, e mettere l’altro sempre alle strette, inchiodandolo alle sue responsabilità, alla stessa stregua di un processo che non cessi di snocciolare accuse dalle quali è impossibile sottrarsi, nella misura in cui si è ininterrottamente esposti a uno sguardo che oggettualizza  senza misericordia?

Chi ha paura di Virginia Wolf?, film d’esordio di Mike Nichols (Il laureato), tratto dall’omonima opera teatrale di Edward Albee, con un’imbolsita Liz taylor e un decadente Richard Burton, mostra senza veli la brutalità della vita matrimoniale, mettendo in scena una serata etilica, eccessiva, animata dall’intento dei due coniugi di giungere alle estreme conseguenze, di regolare definitivamente i conti. Un gioco al massacro, il loro, senza esclusione di colpi, anche quelli bassi, tutto è consentito, e l’amore che un tempo li aveva legati svanisce nell’oblio, lasciandoli a battibeccate senza tregua in un corpo a corpo teso all’annientamento reciproco. Martha è verace, sgarbata, aggressiva, George è prima serafico, poi logorroico, e, infine, crudele, arrivando ad assestare un colpo mortale alla feroce sposa.

Nichols, seppur imbrigliato dall’impianto fortemente teatrale della sceneggiatura, riesce, attraverso dei movimenti di macchia calibrati, dei primi piani particolarmente espressivi – e anche grazie alla splendida fotografia di Haskell Wexler – a dinamizzare una narrazione che si dipana vorticosamente tra interni ed esterni (c’è una predominanza dei primi, ovviamente), inchiodando lo spettatore che, immedesimandosi, tenta di capire fino a che punto può arrivare la vicenda. Certo, a rivederlo oggi questo film non scandalizza più: la consistente quota di malvagità che i due si riservano non sortisce un effetto dirompente  agli occhi di uno sguardo contemporaneo, nella misura in cui tutta la paccottiglia del menage matrimoniale è stata già da tempo archiviata in favore di una ‘singletudine’ che, comunque la si pensi, ha almeno avuto il pregio di schivare un logorio quotidiano che non può essere di certo rimpianto. Più interessante, forse, è l’accostamento della vecchia e della giovane coppia (formata da George Segal e Sandy Dennis, premiata, come Liz Taylor, con l’Oscar) in cui l’orrore della vita relazionale ancora non ha fatto breccia, e George pare quasi un novello Virgilio che introduce i due alle miriadi di compromessi, sotterfugi e quant’altro che animano il mondo dei coniugati. George è frustrato, si, ma solo perché la moglie non smette di rimandargli, enormemente ingrandita, un’immagine di sé perdente, non combattiva, per dirla con il gergo della stessa Martha, “di uomo senza palle”. Martha pare aver definitivamente rinunciato alla possibilità dell’amore, caduta irrimediabilmente nell’alcol, tenuta in piedi solo dalla fantasmatica presenza di un presunto figlio che poi si rivelerà l’invenzione di una coppia disperata che pare volgere definitivamente al tramonto.

Eppure sarà proprio questa serata disgustosa a far intraprendere a entrambi un percorso di liberazione che li condurrà oltre la miseria delle incomprensioni, delle ripicche, degli atroci dispetti – Martha arriva a tradire il marito sotto i suoi occhi – verso un approdo che, se non sappiamo se possa davvero farli ritrovare, comunque li porta al di là delle violente scaramucce matrimoniali. Un film che vede le splendide interpretazioni dei protagonisti, in stato di grazia, coadiuvati da un affiatamento raro, probabilmente dovuto anche al reale legame sentimentale che all’epoca vivevano (e di cui si riempirono le cronache dei rotocalchi di tutto il mondo).

Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment Chi ha paura di Virginia Wolf? è disponibile in dvd in versione originale sottotitolata e italiana, corredato da un’interessante galleria fotografica. Un classico della cinematografia hollywoodiana da non perdere.

Luca Biscontini

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