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La mia scoperta della storia della "bella Elvira" ha avuto inizio il 7 giugno del 1987, quando, a Colleoli, in occasione della festa del paese, io che avevo esposto le mie foto del borgo, appendendole sulla rete di un orto, mentre sulla rete del lato opposto la signora Maria Teresa Carriaggio, che a Palaia animava una rivista culturale, "l'almanacco della farmacia", che ciclostilava in proprio, in casa, raccogliendo materiale da amici, andava sistemando i lavori di una estemporanea di pittura che lei aveva organizzato quello stesso giorno.
Conoscendo Maria Teresa, e cominciando a frequentare la sua "Farmacia", arrivai a Toiano, e qui conobbi la storia dell'Elvira.
Quella frequentazione mi portò a collaborare ad una sua pubblicazione sul borgo di Toiano delle Brota.
Girando sul web ho visto che solo pochi anni fa era ancora attiva nel sensibilizzare sulle attuali condizioni di questo paese fantasma.
Lungo la strada per Toiano, mi fece fermare alla marginina con la foto dell'Elvira Orlandini, e lì cominciò la raccolta del filo che mi lega con questa storia che culminò nel giugno del 1947, e mai conclusa.
Così ho scoperto che conoscevo Ugo Ancillotti, l'uomo accusato dell'omicidio, fidanzato a quel tempo con la ragazza. Lo conoscevo per averlo visto più volte a casa mia, con il figlio Riccardo a vendere prodotti per l'agricoltura.
Piu tardi, negli anni dei miei "Frammenti", 1996-1999, mi ispirai a quel fatto nello scrivere il racconto che componeva la terza sezione, quella dei pensieri raccontati, del foglio-pubblicazione contenuto nel cofanetto assieme alle foto di ciascun numero. Racconto, come la stessa collana, interrotto e mai completato.
Questa sera ho assistito allo spettacolo "chi ha ucciso la bella Elvira?", evento nel calendario della rassegna del Frantoio Parlante, organizzato dagli amici Andrea Mancini e Teatro Territorio.
Prima dell'inizio dello spettacolo, il pubblico si è assiepato dietro la porta a vetri, come nel foyer di un vero teatro.
Le sedie preparate non sono bastate ad ospitare tutti gli spettatori, così ne hanno aggiunte altre.
Lo spettacolo è stato messo in scena, facendo fede all'obiettivo degli organizzatori di aprire al pubblico luoghi della città sconosciuti ai più, come ha ricordato Lapo Ciari nella sua presentazione iniziale, nel salone d'ingresso del Palazzo Del Campana Guazzesi, che ospita la casa di riposo di San Miniato.
"Chi ha ucciso la bella Elvira?" è stato scritto dall'amico giornalista e scrittore Riccardo Cardellicchio, e attreverso la voce narrante di Andrea Giuntini, racconta lo svolgimento del processo all'Ancillotti, dopo aver tratteggiato e contestualizzato personaggi, luoghi, eventi e tempo storico.
La narrazione di Andrea Giuntini è stata accompagnata dai Vincanto, con la voce di Ilaria Savini, la chitarra di Alessandro Cei e la fisarmonica e la tastiera di Simone Faraoni.
Riccardo Cardellicchio ha assistito allo spettacolo, in piedi, sul fondo della sala, per poi salire sul palco, a fine spettacolo per ricevere i complimenti e gli applausi del pubblico.
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