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Chi ha ucciso la curiosità negli italiani?

Creato il 17 febbraio 2014 da Mcnab75

curiosità

Me lo chiedevo un mesetto fa tramite uno status su Facebook.
Chi ha ucciso la curiosità negli italiani? Perché non sono più capaci di interessarsi a qualcosa che non rientri nelle categorie:
- Politica (violenta, alla Beppe Grillo, retorica, in stile Balena Bianca, o populista, alla Berlusconi);
- Sport (che pure io adoro, quindi niente monologhi anticalcistici, please);
- Talent show vari & eventuali:
- Gossip di bassissimo livello.

Alcuni miei stimati colleghi hanno analizzato il fenomeno della “pappa pronta”, fornita da comodi click, sui social network (qui e qui). Vale a dire che l’internauta medio apre i link che si trova sotto il naso, null’altro. E questa è in effetti una delle cose che intendo dire quando parlo di “omicidio della curiosità”. Le bizzarre chiavi di ricerca che trovo nelle statistiche di Plutonia mi confermano che la situazione è grave. Sempre più persone cercano informazioni del genere “Spiegazione Iron Man“, “Cosa scrivere nel tema delle vacanze” etc. Insomma, pappa pronta, da qualunque lato lo si voglia guardare.

Però io intendo dire anche altro.
Oltre a non usare i bookmark, a non ricordarsi di visitare un blog se non ha davanti il link, l’internauta medio non ha interesse a cercare libri non pubblicizzati dai grandi media, né a vedere film di nicchia, né a spulciare il Kindle Store per vedere che offre il mercato dell’editoria indipendente.
Oh, sto (anche) tirando acqua al mio mulino, eh. Ve lo dico, così evitate frecciatine

:)

L’italiano medio-basso non ha interesse (o energie) per ascoltare musica nuova, né per tentare nuove attività creative, magari anche ripensandoci subito dopo. Ma almeno provarci…

Generalizzo, si capisce.
Per contro conosco persone che hanno perfino troppe “passioni” (ricordate: in Italia le attività creative sono sempre passioni, mai lavori!), e che saltano di esperienza in esperienza.
Nel mio piccolo mi ritengo tale anch’io. La varietà degli argomenti di cui parlo, qui sul blog, credo che ne sia una prova.
Ho sempre troppo poco tempo per approfondire tutte le cose che mi interessano, anche solo marginalmente.
Ma la vita è questa: non si può fare tutto, ma è bello fare quante più cose possibili, purché ci piacciano.
Come? Vi hanno detto che la vita deve essere soltanto “sudore, sacrificio e sangue”?
Ecco, forse il problema è tutto lì.
Magari sarebbe utile provare il lato più bello delle cose, che tende a nascondersi, ma che esiste. Ve lo giuro che esiste: però bisogna cercarlo.

Perché di gente che si lamenta in continuazione, salvo poi non fare mai nulla per migliorare di un poco il livello della loro esistenza, io ne vedo fin troppa.
E io rimango del parere che senza uno straccio di curiosità per il mondo che ci circonda, il nostro microcosmo sembrerà sempre piccolo, brutto e oppressivo. Magari perché lo è, come una specie di prigione in cui le sbarre le montiamo noi, cementandole con la pigrizia e l’ottusità.

Qui mi fermo, perché il post – chiaramente uno sfogo – rischia di scadere nel filosofico, e non mi pare proprio il caso.
Speriamo soltanto che prima o poi la mentalità cambi. Tutti ne trarremmo solo benefici, di questo sono certo.

curiosity

- – -

(A.G. – Follow me on Twitter)


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