Chi ha ucciso Stefano Cucchi?

Presentazione del libro di
Luca Pietrafesa
“Chi ha ucciso Stefano Cucchi?” (edizioni Reality Book)

Storia di un ragazzo morto di morte (in)naturale, mentre si trovava nelle mani dello Stato

Venerdì 28 settembre 2012, alle ore 11.00
presso la sede del Partito Radicale

Roma, via di Torre Argentina 76

Intervengono, oltre l’Autore e l’Editore:
Ilaria e Giovanni Cucchi (sorella e papà di Stefano)
Rita Bernardini, Deputata Radicale, membro della Commissione Giustizia della Camera
Flavia Perina, Deputata di Futuro e Libertà
Luigi Manconi, sociologo, prefatore del volume con Valentina Calderone
Giovanni Bianconi, Corriere della Sera
Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi
Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino

Col supporto di documenti, testimonianze, interviste, Luca Pietrafesa, giornalista romano trentaseienne, ripercorre nel libro il calvario di Stefano Cucchi, morto Il 22 ottobre 2009, all’età di 31 anni, nel reparto detentivo dell’ospedale romano Sandro Pertini. Nelle foto scattate dopo l’autopsia si vede un ragazzo che pesa 37 chili, con il volto devastato, l’occhio destro rientrato nell’orbita, l’arcata sopraccigliare sinistra gonfia e la mascella destra con un solco verticale, segno di una frattura.
Nel libro, si racconta la battaglia condotta dai famigliari per avere la verità sulla morte di Stefano, mentre l’avvocato della famiglia Fabio Anselmo, la deputata Radicale Rita Bernardini, i giornalisti Renato Farina, Flavia Perina, Giovanni Bianconi, il senatore Ignazio Marino (presidente della Commissione di controllo dell’efficienza dei servizi sanitari del Senato), il sociologo Luigi Manconi (presidente dell’Associazione A Buon Diritto, che con Valentina Calderone ha redatto la prefazione del volume) contribuiscono a ricostruire una vicenda che ha segnato un’altra pagina vergognosa della storia d’Italia, un Paese in cui si può morire, come Stefa no, per mano dello Stato.
Il volume inaugura la nuova collana della Reality Book “Nessuno tocchi Caino”, curata in collaborazione con la omonima associazione.

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