Chi l’ha visto? Puntata n.2: Grizzly Bear

Creato il 07 giugno 2012 da Figurehead @figureheadblog

Un paio di anni fa ho fatto da testimone alle nozze di un mio amico, ed in Inghilterra si dice “best man” che suona molto figo. Organizziamo il fatidico giorno una settimana prima, via cellulare,  su due bus differenti in due punti diversi della città, gli ricordo il nome della sua futura moglie e lui mi raccomanda di essere puntuale. Mi presento puntuale alle 8.30 del mattino vestito benissimo ma ancora ubriaco dalla sera prima. La cerimonia si svolge senza intoppi e, per festeggiare, mi offre un biglietto per i Grizzly Bear, in concerto con la Philarmonic Orchestra di Londra. “They will blow your mind away“, espressione molto suggestiva che capisco appieno solo poco dopo.

Il concerto viene aperto da St. Vincent, una bellissima visione che ipnotizza la platea dell’imponente Barbican, per nulla scoraggiata dalle sproporzioni, con la sua intensa energia sprigionante da ogni movimento dei riccioli e shufffle di piedi. Attorno a lei c’è tutta la strumentazione dell’orchestra pronta e lei sembra annegare in questa maestosa struttura, ma la sua musica ne emerge con forza e fascino da vendere. 

Arrivano poi i Grizzly Bear, che io ai tempi non conoscevo quindi è stat una doppia sorpresa. Allineati sulla fronte del palco loro, l’orchestra sinfonica alle loro spalle che dava al tutto un tono di solennità. I 4 di Brooklyn non sembrano intimiditi, se non nei primi minuti, ma sembrano investiti da quest’aura di sacralità musicale e lasciano le loro vesti hipster e null’altro rimane se non dei musicisti e della musica. E dici poco.

Ora, non sto a fare la recensione del concerto anche perché è passato così tanto tempo che non ricordo più i dettagli ma posso assicurare che è stato uno di quei concerti che mai mi dimenticherò (no, non i dettagli, intendo i sentimenti…sono quelli che restano!). Nel frattempo però, a parte Slow Life (della imperdibile colonna sonora di quella schifezza di film che è Twilight) non mi risulta abbiano fanno granché. Nel 2011 non si sono visti e nel 2010 hanno a malapena lasciato gli USA, e mi pare una bella vacanzona.

Le canzoni le conoscete, e se non le conoscete andate ad ascoltarvi Veckatimaest prima che qualcuno lo venga a sapere, sono pezzi pop molto ben confezionati, con armonie vocali ed intrecci di strumenti e buon gusto che mi porta a controllare con regolarità la loro pagina facebook. E’ proprio su facebook che l’altro giorno, attratto da un’orribile foto di loro, ho trovato l’annuncio di un nuovo album presto in uscita. Attendiamo con ansia, nel frattempo eccovi un ripasso.



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