In questo senso il dottr Simon, in un’intervista a Europa Press e ripresa da La Stampa, ha appoggiato la veridicità del miracolo perché, ha spiegato «dal Parkinson non si guarisce», e nel caso di Marie Simon Pierre «c’è stata guarigione», un elemento «che non ha spiegazioni naturali. E’ sicuro che esiste il Parkinsonismo, forme assimilabili al Parkinson che possono acquisirsi a volte, però la grande differenza fra Parkinsonismo e Parkinson è che il primo non è unilaterale come la malattia del Parkinson».
I miracoli in ogni processo di beatificazione «sono studiati da una commissione medica che verifica se si tratta o no di una guarigione naturale». Il medico risponde infine agli scettici: «Non diremmo che si tratta di una cosa straordinaria se avesse una spiegazione naturale perché dobbiamo proteggere la nostra istituzione e il suo prestigio. E d’altronde chi non vuole credere, anche se resusciti un morto, non crede». La F.I.A.M.C. è stata fondata nel 1966 e oggi è presente in tutti i continenti con centinaia e centinaia di medici e ricercatori professionisti. La religiosa Marie Simon Pierre cominciò a notare i primi sintomi nel 1988 ed ebbe la diagnosi di Parkinson giovanile nel 1991. Guarì “inspiegabilmente” e “completamente” dal Parkinson, come accertato dai medici francesi, il 2 giugno 2005 (due mesi esatti dalla morte di Wojtyla), dopo che tutta la sua comunità cominciò a pregare papa Giovanni Paolo II per la sua guarigione.