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Papi in fuga, la storia del Passetto

Creato il 26 giugno 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

I Papi, da sempre grandi protagonisti della storia.

Da sempre in pericolo.

Se attaccassero il Vaticano, da dove fuggirebbe Bergoglio?
I suoi predecessori non avrebbero avuto dubbi sulla strada da percorrere per assicurarsi la salvezza, si sarebbero diretti al Passetto, detto anche :" Corridore di Borgo" oppure, più semplicemente in dialetto romano: "Er corridore" ovvero: "il corridoio".

Cos'è il Passetto?

La costruzione del Passetto iniziò nel 1277 per volere di Papa Niccolò III, che si trasferì tra le mura Vaticane dal palazzo Lateranense, prima dimora ufficiale dei potefici, rendendole così ancor oggi la residenza del Papa.

Questo passaggio lungo 700 metri è una via diretta tra il Vaticano e Castel Sant'Angelo, accessibile dal Bastione San Marco, costruita sfruttando le mura difensive erette da Leone IV.
Il passetto ha rappresentato fino al XVII la via più sicura per i Papi, obbligati a rifugiarsi durante i numerosi attacchi e assedi che hanno visto Roma protagonista negli anni del MedioEvo.

Il Passetto come via di fuga:

Le fughe più importanti furono principalmente due:

Venne inaugurato per la prima volta da Papa Alessandro VI, il Papa Borgia, che utilizzò il passetto nel 1494 per fuggire all'assedio di Roma da parte dei francesi guidati da Carlo VIII.

Il secondo, nonché ultimo utilizzo del passetto come via di fuga verso Castel Sant'Angelo, avvenne il 6 maggio 1527, data in cui Papa Clemente VII intraprese lo stretto cammino per mettersi in salvo dall'attacco dei Lanzichenecchi, 18000 mercenari tedeschi famosi per la loro brutalità, che avevano messo a ferro fuoco la capitale perché ritenuta "corrotta e papista".
Definito :" Il sacco di Roma" questo episodio segnò la fine dell'epoca rinascimentale .

Per coprire le vesti papali Clemente VII si coprì con il mantello scarlatto di Paolo Giovio, umanista e membro permanente della corte del pontefice, e vi percorse i 700 metri del "passetto".

Questa fu l'ultima volta che il passetto venne utilizzato come via di fuga dai Papi verso il Castel Sant'Angelo.

Il Passetto, strada verso le prigioni:

Ma il "passetto" non venne eretto solo per questo scopo, infatti, il lungo percorso di Papa Niccolò III era anche una via diretta verso le prigioni, utilizzata per condurvi personaggi in vista della Roma Rinascimentale senza che la popolazione ne venisse a conoscenza.

Tra i prigionieri "segreti" che attraversarono il passetto ricordiamo Beatrice Cenci, accusata dell'omicidio del padre, decapitata l'11 settembre 1599 con la matrigna Lucrezia nella piazza del Castel Sant'Angelo.

Il Passetto Oggi:

In occasione del Giubileo nel 2000 il "passetto" venne restauato e riaperto parzialmente per le visite turistiche, accesso permesso a piccoli gruppi alla volta per ragioni di sicurezza.

Alla morte del pontefice Giovanni Paolo II, il 2 aprile 2005, il passetto di borgo si riempì di milioni di pellegrini arrivarono a Roma per commemorare l'amato Papa.

Oggi è possibile prenotare visite guidate, anche notturne, per visitare il "passetto" e le carceri storiche pontificie.

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