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Chi non ha consegnato gli impianti idrici dovrà abbassare le tariffe

Creato il 30 giugno 2013 da Comunalimenfi
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Mentre l’ato idrico ha autorizzato, come abbiamo visto, Girgenti Acque ad aumentare le tariffe, molti degli enti gestori che non hanno consegnato gli impianti per la gestione del servizio idrico integrato (probabilmente tutti) saranno invece costretti dall’Autorità di vigilanza per l’energia elettrica ed il gas ad abbassarla quasi del 10 per cento.

In apparenza è un fatto positivo per gli utenti, ma nella realtà si tradurrà in una pesante penalizzazione per gli enti che vedranno le loro entrate ridursi drasticamente in un momento in cui di sicuro non navigano nell’oro a seguito della riduzione delle rimesse di Stato e Regione.

Ma vediamo come stanno le cose: come è ormai noto, l’Autorità di vigilanza per l’energia elettrica ed il gas ha chiesto a tutti i gestori d’Italia (enti, consorzi, ambiti, ma anche comuni) una serie di dati relativi alle tariffe applicate, al costo del servizio, agli investimenti effettuati e da effettuare, alle infrastrutture di cui dispongono, eccetera. Il tutto finalizzato alla individuazione di una metodologia che servisse alla determinazione della tariffa.

Questi dati avrebbero dovuto essere inviati all’Autorità entro il 31 marzo 2013, termine poi slittato al 30 aprile.

Per Agrigento l’ato idrico ha inviato i dati relativamente ai 26 comuni che hanno consegnato gli impianti e che sono gestiti da Girgenti Acque. Sulla scorta delle notizie fornite, l’Autorità ha dato delle indicazioni che hanno portato alla elaborazione di una nuova tariffa. Sostanzialmente viene individuato un valore per il quale deve essere moltiplicata la vecchia tariffa e questo ha determinato l’aumento di circa il 10 per cento. Per i gestori che non hanno fornito alcuna notizia, e tra questi pare che vi siano parecchi dei comuni che non hanno consegnato gli impianti, vi sono una serie di penalità tra le quali la determinazione a 0,9 del valore per il quale deve essere moltiplicata la vecchia tariffa. Questo comporterà ovviamente una riduzione di quest’ultima pari al 10 per cento, che moltiplicata per il numero degli utenti di ciascun comune significa una perdita significativa nelle entrate degli enti interessati.

Meno dispiaciuti, come abbiamo detto, saranno gli utenti: al contrario dei loro concittadini serviti da Girgenti Acque non solo non avranno l’aumento, ma addirittura una riduzione. A meno che i rispettivi sindaci, così come hanno rifiutato di consegnare gli impianti al gestore privato, non ignorino pure la disposizione dell’Autorità evitando di applicare il ribasso…

Salvatore Fucà


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