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“Chi non lavora non ha il gettone”. Ma resta il vitalizio

Creato il 01 gennaio 2011 da Lapulceonline

consiglio regionale, palazzo lascarisI consiglieri regionali si tagliano lo stipendio e i bonus. E’ stata approvata oggi una proposta di legge dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale per riformare le indennità dei consiglieri regionali. Le novità: verrà tagliato del 10% l’indennità dei consiglieri, il gettone di presenza spetterà solo a chi presenzierà in aula per tutta la durata delle riunioni istituzionali, si porrà fine alla facoltà di autocertificazione di impegni istituzionali in caso di non partecipazione alle sedute di consiglio o commissione. finita l’era delle autocertificazioni degli impegni, con relativi viaggi e rimborsi chilometrici nello stesso giorno.

“Con questa legge abbiamo risposto nei tempi alle prescrizioni della riforma Calderoli che prevede una riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali – questo il commento di Riccardo Molinari, vicepresidente del consiglio regionale – un ulteriore segnale dopo quello già dato a maggio col taglio del 50% del tfr dei consiglieri, a nostro avviso doveroso in un momento di crisi come questo. Inoltre – conclude Molinari – abbiamo anche fissato nuove regole per verificare la presenza in aula e in commissione dei consiglieri, a cui è legata la retribuzione, in modo che chi non lavora seriamente sia penalizzato.”

I “grillini” chiedevano una riduzione netta degli stipendi e dei “privilegi”, compreso il compreso il vitalizio dopo soli 5anni con un risparmio di 12 milioni all’anno. Il taglio del 10% rappresenta un risparmio per le casse piemontesi di 700 mila euro.


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