L’estate mi piace, amo il caldo, amo andare in giro senza tanto dover pensare a cosa indossare, amo perdere tempo al bar seduta all’esterno e amo riciclare vestiti vecchi, che tanto in estate ognuno fa un po’ come gli pare, tutto è concesso e tutto si dimentica. Naturalmente il mondo è brutto e i giornalisti di oggi ci ricordano ad intervalli di dieci minuti che noi, donne normali, facciamo cagare. Il complotto è semplice, basta farti credere che tutti sono perfetti a parte te, che non ce la farai mai, che il costume indossato da te sembra una brutta copia della brutta copia di una macchia di vomito e che alla fine tu non sarai mai bella quanto la modella di vattelapesca. Io in questo mondo di incertezze ho trovato il mio virtual coach, lui ogni giorno mi parla e mi dice che con la giusta alimentazione ed un po’ di sforzo fisico anch’io smetterò di vergognarmi quando metto piede in spiaggia. Siccome in questo blog vi ritengo amiche e adepte vi svelo il mio grande segreto, io per 15 secondi al giorno (cinque la mattina, cinque il pomeriggio e cinque la sera) mi guardo il culo della Nargi. Badate bene, non ho detto la Nargi, ho detto il culo della Nargi, anche perché io sta Federica non so neanche che faccia abbia.
Il culo della Nargi mi è apparso in forma angelica in un giorno di pioggia, ovviamente dopo averlo visto sono svenuta perché quel culo provoca la sindrome di Stendhal. Lui ha pazientemente aspettato che mi riprendessi e con voce angelica ha detto “alzati e cammina, guardami, ammirami, seguimi e prova ad immaginare il tuo culo vicino a me. Sfigura vero? Bene, tu ti devi impegnare e devi rendere il tuo culo orgoglioso di se stesso. Muovilo, agitalo, e fallo diventare un culo degno del suo nome”. Il culo della Nargi parla, e mi parla spesso, mi ammonisce quando penso alle schifezze, mi rassicura quando mi sembra di non farcela e, soprattutto, è un amico sincero. Lui lo sa di essere perfetto, di essere la bellezza incarnata, di essere una cazzo di scultura in un mondo in cui la scultura non vale niente. Lui è il nuovo profeta, vuole arrivare dove Jill Cooper non ha neanche osato, lui vuole essere una guida, un esempio, la prova che se alziamo quel cazzo di culo anche solo per pochi secondi poi ci sentiremo meglio. Il mio culo già mi ringrazia.
Il culo che parla mi ha rivelato che devo faticare per dimostrare al mondo che sì, anche il mio culo vale una prima pagina in copertina, che dobbiamo faticare e dobbiamo farlo per noi stesse perché ognuna potrebbe avere un culo perfetto da esibire e quindi dai che insieme possiamo farcela. Poi, ad essere sinceri, il culo della Nargi mi ha rivelato che fra un po’ di anni si ritirerà, andrà in pensione, sempre se non gli aumentano gli anni di contributi minimi, perché alla fine anche la vita da culo perfetto non è facile come tutti credono. Mi ha detto che sta già valutando possibili successori e, pensate un po’, non esclude di lasciare lo scettro ad una donna normale, una come noi che lotta ogni giorno affinché il marito impari a buttare la roba sporca nel cesto dello sporco, una che al mattino si sveglia e grattandosi il culo si chiede perché il mondo non sia finito, una che chiama l’idraulico e mai una volta che sia figo.
Allora donne, amiche, adepte, bestie di satana, dai, alleniamo sto culo e chiedetegli l’amicizia che anche se all’inizio sembra un po’ arrogante quando iniziate a conoscerlo è una personcina a modo. Sto sempre parlando del culo della Nargi eh, io lei non so neanche chi sia, ma ti ringrazio Fede perché si sa da un culo perfetto derivano grandi responsabilità.
Concludo dicendo, non dimenticate donne: il tuo culo vale.