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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Blue Siberia', il nuovo cd degli Star FK Radium
Creato il 16 ottobre 2010 da Conlozoppo
Un cd che profuma di tramonti autunnali e distese innevate, di prati bagnati dalla rugiada e pianure sterminati. Un cd da viaggio - prodotto da Jason Rubal dei Dresden Dolls - questo degli Star FK Radium, un nuovo trio statunitense che si propone al pubblico con una formula folk-jazz increspata dal rock della batteria e da un piglio cinematografico e visivo assai caro al post-rock degli ultimi anni.
Il chitarrista Bill Martien, il batterista Matt Clarke e la violinista Alissa Taylor lavorano molto sull'impulso visivo che stimola la "reazione musicale": non è difficile immaginare che "Blue Siberia", "Speedbike" e "Snow angel" siano figlie di viaggi, di incontri, di bocche aperte di fronte ad incanti di luce e natura. L'impianto dei 9 brani è piuttosto simile e di derivazione jazz: esposizione del tema, prevalentemente da parte del violino, e sviluppo con ampi margini di libertà, come dimostra "Training wheels", che si concede anche uno spiazzante break rock.
Ciò che può differenziare gli SFKR dai tanti gruppi che si muovono in questa direzione è quella serietà, quel rigore e quella signorilità classici che ben si amalgamano alle pulsioni ritmiche più marcate e di ispirazione rock. Senza grande inventiva, il trio definisce "Musicbox" il proprio stile, azzeccandoci: se "Speedbike" è un impetuoso rock acustico, "Karmara" ha un'aura folk serena ma anche un senso iterativo tipico della minimal music, "Life in slow motion" è figlia di un'idea cara al prog, quella della piccola suite comprensiva di diversi movimenti.
Un bel disco per il trio americano, che ha il solo vizio di ripetersi e di non superare del tutto i limiti di una formazione ridotta e acustica.
http://www.starfkradium.com
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3295)
Il chitarrista Bill Martien, il batterista Matt Clarke e la violinista Alissa Taylor lavorano molto sull'impulso visivo che stimola la "reazione musicale": non è difficile immaginare che "Blue Siberia", "Speedbike" e "Snow angel" siano figlie di viaggi, di incontri, di bocche aperte di fronte ad incanti di luce e natura. L'impianto dei 9 brani è piuttosto simile e di derivazione jazz: esposizione del tema, prevalentemente da parte del violino, e sviluppo con ampi margini di libertà, come dimostra "Training wheels", che si concede anche uno spiazzante break rock.
Ciò che può differenziare gli SFKR dai tanti gruppi che si muovono in questa direzione è quella serietà, quel rigore e quella signorilità classici che ben si amalgamano alle pulsioni ritmiche più marcate e di ispirazione rock. Senza grande inventiva, il trio definisce "Musicbox" il proprio stile, azzeccandoci: se "Speedbike" è un impetuoso rock acustico, "Karmara" ha un'aura folk serena ma anche un senso iterativo tipico della minimal music, "Life in slow motion" è figlia di un'idea cara al prog, quella della piccola suite comprensiva di diversi movimenti.
Un bel disco per il trio americano, che ha il solo vizio di ripetersi e di non superare del tutto i limiti di una formazione ridotta e acustica.
http://www.starfkradium.com
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3295)
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