Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Groundswell', il nuovo album dei Moraine

Creato il 24 gennaio 2015 da Conlozoppo
La storia del rock è costellata di "beautiful losers". Da Syd Barrett a Jim Croce, da Roky Erickson a Nick Drake, all'ombra delle grandi e longeve band c'è stata una moltitudine di splendidi perdenti, personalità eccezionali andate via troppo perso oppure nascoste agli occhi del grande pubblico. Possiamo assegnare lo status di beautiful losers anche a ottimi gruppi, apprezzati dalla critica ma mai baciati dal meritato successo? E nello specifico, il prolifico Dennis Rea può essere considerato tale?
Domanda più che spontanea visto che i Moraine, fondati nel 2009 da Rea e giunti al terzo disco, restano caro a una piccola elite di cultori: ascoltatori sparsi in tutto il mondo, ma pochi se pensiamo alla qualità della proposta. "Groundswell", ancora una volta con Moonjune, ribadisce il talento della formazione di Seattle: talento unico nel fondere diversi elementi del jazz-rock, del prog e delle pratiche da jam in un calderone avant-rock generoso e coinvolgente, con un buon equilibrio delle parti. Stavolta la firma Rea è accompagnata da James e Alicia DeJoie (rispettivamente fiati e violino), che trovano maggiore spazio ma in un contesto dalla limpida visione d'insieme, mai con momenti di solismo fini a se stessi. 
Il cadenzato passo rock di "Mustardseed" e "The earth is an atom", l'inno "The Okanogan Lake", la spumeggiante tavolozza elettrica di "Skein" e "Gnashville", la congiunzione folk-jazz di "Spiritual gatecrasher", questi i momenti più significativi di un disco eccellente per la tenuta e l'incastro di componenti diverse tra loro (dal clima bandistico e folleggiante caro a certi Gong alle tipiche geometrie crimsoniane). Rispetto ai colleghi di scuderia Marbin, eccezionali nello spingere l'acceleratore, i Moraine mostrano un lato più meditativo e ampio (vedi "In That Distant Place"), che li lega maggiormente all'esperienza prog.
Se questa condizione di cult-band è la condizione necessaria per preservare l'integrità artistica, ben venga l'isolamento di questi beautiful losers del jazz-rock di frontiera.
www.moraineband.com

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