Magazine Cultura

Chi va con lo Zoppo... ascolta 'L'ombra della sera', il nuovo album dell'Ombra della Sera

Creato il 20 aprile 2012 da Conlozoppo
Di tanto in tanto, tra le pieghe più oscure del movimento progressive, spuntano fuori omaggi alla Tv d'antan, a quel bianco e nero statico e teatrale ma così affascinante, che ci catapulta indietro in un'Italia scomparsa, affogata nella volgarità e nella bruttezza. Il progetto Il Segno del Comando fu la manifestazione più eclatante di questi tributi a un'Italia che fu e sulla scia di quel prog-rock fosco e tenebroso arriva anche L'Ombra della Sera.
Vicina ai Morte Macabre per ispirazione e origine, l'Ombra della Sera ricorre saggiamente allo humour nero e non rivela l'identità dei suoi componenti: dietro nomi come L'Ombra della Sera, Marco Tagliaferri, Edward Forster e gli altri si cela molto semplicemente la Maschera di Cera, ovvero Macor, Zuffanti, Di Tollo, Corvaglia e Monetti. Il collegamento con la MDC è evidente nell'uso di strumenti analogici, nell'abilità di dosaggio delle dinamiche e nella costruzione delle giuste atmosfere: al prog italiano storico così amato dalla MDC, l'Ombra risponde con il suo tributo a Riz Ortolani ("Ritratto di donna velata), Enrico Simonetti ("Gamma"), Romeo Grano ("Cento campane") e Berto Pisano ("Ho incontrato un'ombra" e "La traccia verde").
Insomma un tributo rock a cinque temi famosi di sceneggiati anni '70, debitamente rivisitati con un bel tocco di personalità, spaziando tra rock sinfonico, funk-jazz e i classici slanci melodici del progressivo italiano. Se i Morte Macabre giocavano con timbri spettrali e criptici, l'Ombra non rinuncia al divertissement pur avventurandosi tra sonorità inquiete (la superba "Ho incontrato un'ombra" lo dimostra, collegandosi al sound aspro della prima Maschera).
A differenza di altre opere zuffantiane, l'Ombra della Sera conserva il suo spirito di progetto parallelo: proprio per questo è un lavoro piacevole e gustoso ma inesorabilmente legato alle dinamiche da tributo.
http://www.zuffantiprojects.com
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3555)

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog