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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Le radici del male', il disco d'esordio dell'Albero del Veleno

Creato il 28 agosto 2013 da Conlozoppo
C'è un filone oscuro, sepolcrale e ombroso, che scuote il prog italiano dalla fine degli anni '60 con Jacula, attraversando la decade successiva con Balletto di Bronzo, Goblin e Pholas Dactylus, arrivando fino ad oggi con i vari Malombra, Segno del Comando, Maschera di Cera e Cannibal Movie. L'Albero del Veleno si inserisce a modo suo in questa corrente, immagina un tessuto rock strumentale che possa evocare la filmografia più tenebrosa, affida a Lizard un disco d'esordio che mette subito in campo idee e capacità.
C'è anche dell'altro nella genesi del sestetto fiorentino: la passione per colonne sonore di maestri come Frizzi, Ortolani e Badalamenti e l'evidente riferimento a una musicalità funzionale all'immagine, un po' come accaduto all'Ombra della Sera. Se però quello era un side project ai confini del divertissement, L'Albero fa sul serio, puntando a dei live-set arricchiti da video e consegnando a "Le radici del male" indole progressiva e ingegnosità espressiva: una tavolozza che sfrutta un graffiante organico rock con viola e flauto, sei brani di media durata costruiti in maniera impeccabile ma ancora intrappolati in premesse e sviluppi prevedibili.
Gli umori elettrici di "Dove danzano le streghe" e "Un altro giorno di terrore", il raccoglimento cameristico di "Presenze dal passato", la rilettura frizziana di "Al di là del sogno... l'incubo riaffiora", che diventa quasi una densa sintesi della proposta dell'Albero: una lunga e mutevole sequenza che piacerà moltissimo a chi rimpiange i Morte Macabre e quelle atmosfere scandinave così crepuscolari. Peccato che L'Albero non abbia un quid che possa differenziarli da formazioni analoghe: probabilmente un ulteriore apprendistato live potrebbe stimolare nuove intuizioni. Il primo passo è comunque interessante.
http://www.alberodelveleno.it(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3666)

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