Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Memorie nascoste', il nuovo album dei Tenebrae

Per il loro debutto, i Tenebrae non si sono affatto risparmiati: sia nello sforzo grafico (compreso un fumetto dark che rende bene l'idea dei loro gusti e umori) che nelle scelte sonore, i cinque giovani genovesi hanno voluto esprimersi completamente, senza riserve. E come tanti gruppi esordienti, hanno voluto dire tutto e subito. "Memorie nascoste" è un concept album fosco, tenebroso e decadente: se i ragazzi presentano il proprio progetto con l'etichetta "art rock" un motivo ci sarà.
Solitamente parlando di "rock d'arte" ci si riferisce ai classici progressive come Yes e Genesis, i Tenebrae invece prendono solo una parte del prog per inserirla in un tessuto assai influenzato dalle atmosfere di un dark d'annata alla Joy Division, debitamente induriti. Gothic rock dal piglio teatrale e dalla direzione progressiva, il sound dei Tenebrae abbraccia la dark wave e i primi Litfiba, certo hard-prog magniloquente alla Saviour Machine e Ayreon, il vecchio Antonius Rex, senza distaccarsi troppo dalla forma-canzone.
Gli intermezzi recitati da Davide Faudella accentuano le tinte ombrose della sceneggiatura, pezzi come "Coprimi di nero" avvolgono elementi acustici ed heavy, "Reminiscenza" sconfina nel metal (ma con un tratto di originalità nelle linee di basso), tuttavia alcuni difetti appesantiscono il tutto. L'impostazione del canto è fin troppo enfatica, i testi retorici, la stessa struttura dei pezzi ne risente, avvolta com'è in un'aria pomposa e trionfale, benchè brani come "Visione", "Anima", "Riflesso oscuro" e "Il pittore" siano un bel biglietto da visita.
"Memorie nascoste" è un buon primo album: un manifesto programmatico per un gruppo che ha qualcosa da dire ma che deve anche correggere numerosi difetti.

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