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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'So Far And So Near', il nuovo album degli Eternal Wanderers

Creato il 19 settembre 2011 da Conlozoppo
Dopo un disco d'esordio e la partecipazione a numerose compilation tornano gli Eternal Wanderers. La compagine moscovita, attiva dal 1998, è tra le più apprezzate dell'underground russo: lo hanno dimostrato i concerti ma anche la personalità della band, al crocevia tra diverse influenze, specialmente quella più marcatamente new progressive.
Fondato nel 1998 dalle sorelle Elena (voce e tastiere) e Tatyana Kanevskaya (chitarre), il quintetto trova nei Pink Floyd della seconda metà degli anni '70 il punto di riferimento più magnetico, collegato però all'arrangiamento sofisticato e aristocratico che il neo-progressive può offrire. L'opener "And the world will be", invece di aprire il disco con impeto e solennità, mette subito in mostra un approccio classicheggiante, anche nel canto di Elena e nella presenza del flauto traverso. Nonostante la struttura multipartita dei pezzi, il legame con cellule melodiche che restano ben visibili rende il disco accessibile e memorizzabile.
La presenza femminile potrebbe facilmente far planare il sound verso i vari Mostly Autumn o Nightwish ma il pericolo è scampato (fatta eccezione per alcuni aspetti di "And I will follow") ma il problema del disco è che la voglia di espandere le idee nella lunga durata e nei numerosi brani crea una prolissità notevole. Tra abbellimenti, arabeschi e la maestosità di un bolero, la title-track si muove con lentezza, a differenza di brani più brevi e pungenti come "A new day will come" e "Energy of light" (influenzata dagli Yes di "Relayer"), dove la band si esprime al meglio.
Formazione indubbiamente preparata, compatta e ambiziosa, gli Eternal Wanderers hanno bisogno di una messa a fuoco più severa e meno autoindulgente.

http://www.eternalwanderers.ru
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3462)

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