Chi va con lo Zoppo... legge i nuovi libri di Enrico Merlin e Paolo Tosi

Creato il 10 febbraio 2013 da Conlozoppo
Quando Enrico Merlin mi disse "Tanto quelli come noi non sono altro che dei folli, dei maniaci!", mi fu chiara una cosa importante. La componente "maniacale" spesso è scambiata per ossessione e non per qualcosa di affine alla ricerca di completezza, di esaustività, di universalità. Per realizzare un'opera monumentale come 1000 dischi per un secolo. 1900-2000 (Il Saggiatore) era necessaria una buona dose di sana follia, di quelle che rovesci la medaglia e trovi minuzioso raziocinio e profonda preparazione. Un secolo raccontato in mille opere, il Novecento vivisezionato in un migliaio di dischi. Musica registrata "mai sentita prima", così l'autore individua il discrimine delle sue scelte: la creatività, l'impatto e l'influenza diventano la bussola per orientarsi in una lunga e appassionata compilazione che fortunatamente rifiuta le logiche di tutti quei libri dedicati ai 100, 500 o 1000 dischi più "belli" o più venduti. In prefazione Merlin prova a inquadrare alcuni principi cardine delle logiche novecentesche (al trittico melodia/armonia/ritmo si affiancano espressività, timbro e dinamica) e a motivare con fermezza il rifiuto di "caselle" e collocazioni in generi. Ecco che, in una corposa sequela di capolavori, sfilano Bartòk e i Beatles, Janacek e i Pink Floyd, Satie e Charlie Parker: non un magma indifferenziato ma un susseguirsi di schede che analizzano con precisione il valore e il ruolo di tante opere. La popular music spadroneggia, non mancano le sorprese ma anche qualche forzatura (tanto per restare in Italia: siamo sicuri del Perigeo di Azimut e del debutto dei Napoli Centrale?). Merlin è di mentalità aperta e orecchio disinvolto, tanto da ritrovare il meglio del tardo Novecento anche in nomi come Cannibal Corpse e Chemical Brothers accanto a Loren Mazzacane Connors e Kletka Red. Eccellente.
http://www.ilsaggiatore.it
Piccola appendice per chi in musica cerca sollievo, diversivi, spensieratezza. Completamente diverso - ma non per questo privo di senso e direzione - l'approccio di Paolo Tosi: si presenta come "ascoltatore professionale di musica" e già questo basta per capire che l'attitudine maniacale va a braccetto con quella di Merlin, ma con qualche differenza. Contatto. Percorsi attraverso la musica di un ascoltatore più o meno indipendente (Edizioni Draw Up) è un diario di viaggio lungo una vita e largo quanto una casa piena di dischi: memorie sonore, aneddoti personali che scorrono appoggiati a una torrenziale colonna sonora. Tosi racconta la sua vita di appassionato di buona musica - ancora una volta, ma con occhio e orecchio diversi, un inno alla rottura dei generi - giocando con i ricordi: Contatto diventa un romanzo universale perchè chiunque potrà riconoscersi nei passaggi dalle prime canzoni tirate giù fermando i solchi del vinile alla grande dispersione digitale degli ultimi anni. Come scrive Ernesto Assante nell'introduzione, si tratta di "gente strana, che ama vivere con la colonna sonora sempre accesa".
http://www.edizionidrawup.it
D.Z.

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