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Chi va con lo Zoppo... legge Molecole n. 46: Evasio Muraro, Santo Niente, Bluecacao

Creato il 31 ottobre 2013 da Conlozoppo

Mi piacciono gli artisti che hanno molto da dire, che affidano al disco un microcosmo oceanico, dove superate parole e musica si apre un mondo e le note scorrono lontane, con vita propria. Evasio Muraro (ricordate i Settore Out?) è uno di questi: basta solo maneggiare Scontro tempo (Vololibero) e addentrarsi tra immagini e testi per trovarsi di fronte a un'idea di arte e vita, più che di musica. Quest'ultima è schietta, immediata, folk-rock senza fronzoli e sbrodolamenti, con i pregi e i difetti del genere: West Coast che guarda al Sud Europa, rock song che simpatizza per diversivi e alterna temi civili e intimismo. Produce Chris Eckman ed è interessante vederlo all'opera al di fuori del desert blues che scova in Glitterbeat. Prevedibile ma onesto.
www.evasiomuraro.com
Intermezzo radicale e arcigno. Mare Tranquillitatis (Twelve Records) è il ritorno dei Santo Niente minacciosi, da amare o odiare, prendere o lasciare: a otto anni di distanza dal precedente, un album che - proprio come Le canzoni della notte e della controra, il recente solista del demiurgo Umberto Palazzo - provoca, rompe e ridefinisce. Se l'album di Palazzo scarnificava e rilanciava un certo modo di fare canzone d'autore, Mare Tranquillitatis ribadisce che, quando vuole ed è ispirato, il rock italiano sa competere con quello straniero: riff e dilatazioni, drive martellanti e flussi di coscienza, vignette fangose e grottesche che la band, con disinvoltura e credibilità, sposta tra sludge e kraut rock. Art-rock lirico e terroso, allucinato e respingente: carismatico.
www.facebook.com/pages/Santo-Niente/18631899948
In principio era il blues. E a una certa ora della notte, quando sono in radio e sento che manca qualcosa di sostanzioso, faccio appello alla malefica divinità del Crocicchio e sparo il blues del momento. Qualche sera fa i Bluecacao mi hanno salvato mezza puntata: perchè Brainstorm (Indeleble Blues Records) è un signor disco blues. E dire che in principio c'erano anche i Cacao, adorati joker della Milano di fine anni '70, tra XTC e Talking Heads con ritmo e groove. E anche un pizzico di blues che torna in questo album febbrile e dinamico, che alterna pezzi in proprio e classiconi intramontabili (dai Fab Four in dodici battute di Can't buy me love a Stormy Monday), con il carisma vocale di Vissia Trovato, i fiati presenti e incisivi di Dario Guidotti e una band che sa essere gentile alla Robert Cray e viscerale alla John Campbell. Deep in the blue.
www.bluecacao.it
D.Z.

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