Giovedì 20 gennaio ore 21
Produzione Teatro Officina
CANTIERE VIA PADOVA
Prove aperte per un progetto collettivo
regia di Massimo de Vita
con la compagnia del Teatro Officina
Il 20 gennaio si apre il Cantiere di via Padova, luogo mentale e fisico per narrare e re-inventare tutti insieme - cittadini e teatranti, stranieri e italiani, persone e umanità - la via più cosmopolita di Milano.
In questa prima serata di condivisione con la città intera intrecceremo alcune narrazioni (raccolte dal Teatro Officina in un anno e mezzo di lavoro fra gli abitanti della via) con brani di Emigranti di S. Mrozek, nostra produzione in cartellone a febbraio, letti da Mohamed Ba e Sacha Oliviero.
Apriremo il cantiere a tutte le proposte che operatori e cittadini hanno concepito per via Padova, autentico laboratorio di creatività urbana. Si tratta - attenzione! - di un lancio davvero “fisico”: sotto forma di aeroplanini di carta le idee verranno lanciate sugli spettatori, che le coglieranno al volo, le leggeranno agli altri e le commenteranno in assoluta libertà.
Ingresso gratuito con tessera associativa
Venerdì 21 e Sabato 22 gennaio ore 21 – Domenica 23 gennaio ore 16
Produzione Tra un atto e l’altro e Minimalimmoralia
VENETI FAIR
Vizi privati e pubbliche virtù nel profondo Nord-Est
di e con Marta Dalla Via
regia Angela Malfitano
video Roberto Di Fresco
Sul palco, il volto e la voce di Marta Dalla Via (fresca vincitrice del Premio Kantor 2010 con “Piccolo mondo alpino” www.martadallavia.net ) si trasformano e danno corpo a tanti personaggi grotteschi. Tante facce, tante maschere, tutte espressioni dell’anima più nera, grassa e corrotta del nostro Nord-Est. C’è l’industrialotto che “io li assumo tutti: marocchini, romeni, romani… basta che se fa i sghèi”. C’è la fondamentalista padana beghina e xenofoba. C’è il “morto di Biancosarti”, alcool-dipendente anche nell’aldilà. C’è il terrone che studia per “integrarsi”. Una fiera della “venetità” tragica e comica allo stesso tempo, popolata di caratteri che l’attrice-autrice mostra di amare – pur detestandone l’ideologia – e che dichiara di aver costruito partendo da persone realmente esistenti, che ha incontrato e continua ad incontrare. Nei loro tic e nelle loro smorfie di clown irresistibilmente ridicoli ma paradossalmente reali scorgiamo le contraddizioni di una terra ricchissima di risorse, di possibilità di lavoro e di benessere materiale, che rischia però di ammalarsi irrimediabilmente di egoismo e disumanità. E in questo specchio vediamo le contraddizioni dell’Italia intera.
Ingresso euro 10 con tessera associativa
Teatro Officina
Via S. Elembardo, 2Milano
MM 1 Gorla – Bus 44, 86
Info e prenotazioni: 02.2553200[email protected]www.teatroofficina.it