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Chi va con lo Zoppo... non perde le iniziative del Teatro Officina il 20 e 21 gennaio!

Creato il 12 gennaio 2011 da Conlozoppo

Giovedì 20 gennaio ore 21

Produzione Teatro Officina

CANTIERE VIA PADOVA

Prove aperte per un progetto collettivo

regia di Massimo de Vita

con la compagnia del Teatro Officina

Il 20 gennaio si apre il Cantiere di via Padova, luogo mentale e fisico per narrare e re-inventare tutti insieme - cittadini e teatranti, stranieri e italiani, persone e umanità - la via più cosmopolita di Milano.

In questa prima serata di condivisione con la città intera intrecceremo alcune narrazioni (raccolte dal Teatro Officina in un anno e mezzo di lavoro fra gli abitanti della via) con brani di Emigranti di S. Mrozek, nostra produzione in cartellone a febbraio, letti da Mohamed Ba e Sacha Oliviero.

Apriremo il cantiere a tutte le proposte che operatori e cittadini hanno concepito per via Padova, autentico laboratorio di creatività urbana. Si tratta - attenzione! - di un lancio davvero “fisico”: sotto forma di aeroplanini di carta le idee verranno lanciate sugli spettatori, che le coglieranno al volo, le leggeranno agli altri e le commenteranno in assoluta libertà.

Ingresso gratuito con tessera associativa

Venerdì 21 e Sabato 22 gennaio ore 21 – Domenica 23 gennaio ore 16

Produzione Tra un atto e l’altro e Minimalimmoralia

VENETI FAIR

Vizi privati e pubbliche virtù nel profondo Nord-Est

di e con Marta Dalla Via

regia Angela Malfitano

video Roberto Di Fresco

Sul palco, il volto e la voce di Marta Dalla Via (fresca vincitrice del Premio Kantor 2010 con “Piccolo mondo alpino” www.martadallavia.net ) si trasformano e danno corpo a tanti personaggi grotteschi. Tante facce, tante maschere, tutte espressioni dell’anima più nera, grassa e corrotta del nostro Nord-Est. C’è l’industrialotto che “io li assumo tutti: marocchini, romeni, romani… basta che se fa i sghèi”. C’è la fondamentalista padana beghina e xenofoba. C’è il “morto di Biancosarti”, alcool-dipendente anche nell’aldilà. C’è il terrone che studia per “integrarsi”. Una fiera della “venetità” tragica e comica allo stesso tempo, popolata di caratteri che l’attrice-autrice mostra di amare – pur detestandone l’ideologia – e che dichiara di aver costruito partendo da persone realmente esistenti, che ha incontrato e continua ad incontrare. Nei loro tic e nelle loro smorfie di clown irresistibilmente ridicoli ma paradossalmente reali scorgiamo le contraddizioni di una terra ricchissima di risorse, di possibilità di lavoro e di benessere materiale, che rischia però di ammalarsi irrimediabilmente di egoismo e disumanità. E in questo specchio vediamo le contraddizioni dell’Italia intera.

Ingresso euro 10 con tessera associativa

Teatro Officina

Via S. Elembardo, 2Milano

MM 1 Gorla – Bus 44, 86

Info e prenotazioni: 02.2553200[email protected]www.teatroofficina.it


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