Bugpresenta a Bari il grande chitarrista inglese Ronny Jordan Sabato 11 febbraio in trioall’Una Regina Hotel Eshowcase da Feltrinelli venerdì 10 febbraio alle 18.30
E’ il guru dell’acid jazzcontaminato da Hip hop e R&B. Uno stile sonoro inconfondibile.
RonnyJordan, una delle colonne portanti dei primi anni ’90, sarà ospite sabato 11febbraio in speciale formazione all’Una Hotel Regina (Via Poggiallegro -Contrada Scizzo- Noicattaro).
Il progetto musicale BUG(Black Urban Grooves) entra nel vivo della sua programmazione di quest’annoe porta finalmente a Bari, per il suo quarto appuntamento, uno degli artistipiù richiesti della scena musicale internazionale, noto per la personalissimamiscela di ritmiche e sonorità jazz che lo rendono un artista davvero esclusivo.La musica di Jordan non è mai banale: durantei live ha la rara capacità di aprire scenari musicali che cambiano incontinuazione in un crescendo di improvvisazioni sorprendenti.Inoltre, prima e dopo il concerto, in consolle i BLACKVIBRATIONS, con un dj set tutto da ballare, mixato da otto mani di “creatori disuoni” che pescano tra vinili d’epoca e nuove uscite discograficheContatti: [email protected] Biglietto euro 10; Inizio ore 22. info: 339.826.88.48oppure 393.251.77.33. Media partner RADIO BARI CITTA' FUTURAIl flyer e la locandina sono stati realizzati da GIUSEPPE SCARAMUZZI, appassionato dijazz e soul, artefice dei primi flyer del Fez.Note su Ronny Jordan:Dopo il primo album “The Antidote” uscito nel 1992, è la rivisitazione di “So What” di Miles Davis che lancia definitivamente Ronny Jordan inuna carriera costellata da continui successi e lavori musicali con i migliorimusicisti. Ricordiamo, una fra tutte, “Jazzmatazz” conil rapper Guru. Jordan infatti ha sempre cercato di abbattere i confini dellablack music, facendo confluire nei suoi dischi le sue influenze musicali daJimi Hendrix a Ray Charles, ed ancora Grant Green, Wes Montgomery, Sam Cooke,Bob Marley, il gospel, fino al sound della Motown. Ed è proprio la suastraordinaria versatilità che l’ha portato a collaborare con tanti artisti, digeneri musicali diversi, tra i quali il chitarrista jazz Melvin Sparks, ilcantante r'n'b Will Downing, i dj Krush e Spinna, i rapper Guru e Mos Def. Oraè più vicino alle sue radici Soul-Jazz-Gospel per offrire al pubblico durante le sueperformances un viaggio musicale dagli anni ‘70ad oggi, attraversol’ascolto di classici standard e rivisitazioni assolutamente indovinate di notibrani.
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