Chi va con lo Zoppo... ricorda 'Europa Minor', il nuovo teatro rock dei Tugs

Creato il 03 marzo 2012 da Conlozoppo

EUROPA MINOR
Compagnia Todo Modo Music-all & Tugs
9 dicembre 2011Fortezza VecchiaLivorno

Nobile e puttana. Aristocratica e plebea. Fanciulla e decrepita.Povera vecchia Europa. Guerre e carestie, civiltà e pensiero, investiture einvestimenti, cultura e new economy. Sono le contraddizioni di un continente untempo al centro del mondo, fatte risaltare con poesia e nervature elettriche inEuropa Minor, il nuovo progetto rock-theatre dei Tugs. Uno spettacolo che rompeclamorosamente con la contemporaneità, tanto attenta all’ultimo cantantinosputato fuori dall’ultimo reality in attesa del prossimo che verrà. Unospettacolo che recupera un’idea forte non solo del patrimonio progressive (alquale i Tugs appartengono, pur con diversi distinguo) ma più in generale di unacultura rock non isolata dalle altre aree del sapere ma viva e vitale perchéarricchita dal contatto con il teatro musicale, la storia, la letteratura.
  Il 9 dicembre 2011, negli ambienti suggestivi della Fortezza Vecchiadi Livorno, ideale sedes materie per mettere in scena un happening che oscillatra arcaico e modernità, che profuma di passato e nuove prospettive, lacompagnia Todo Modo Music-All ha ideato, allestito e messo in scena EuropaMinor, spettacolo di cui i Tugs rappresentano il “braccio rock”. I Tugs sonouna band storica del rock livornese, proprio come quegli Aurora Lunare chestanno per farsi risentire con un atteso nuovo disco. Nati nel 1978 e guidatidal “cantastorie elettrico” Pietro Contorno, i Tugs sono tornati nel miglioredei modi con Europa Minor, perfetto campo di battaglia per il loro progressived’azione e riflessione. I Tugs infatti combinano in modo eccellente due animeforti dell’esperienza progressive: l’impatto rock e lo slancio lirico, lapotenza ritmica e la ricerca dell’arrangiamento fine ed elegante, fortementevoluto dal tastierista Marco Susini.

 Europa Minor è un’ipotesi di teatro rock ingegnosa e fortunatamenteaffrancata dagli stereotipi del musical e delle più recenti opere rock, moltospesso gravate da formule ridondanti e prevedibili. Merito di una fantasiosacompagnia di professionisti, di una scelta registica e scenograficacoinvolgente e attenta all’essenzialità ma non allo sfarzo. Otto secoli diEuropa vengono raccontati in una sequela di “vignette”, da Waterloo al nazismo,con una pensosa leggerezza, merce rara da trovare. In un contesto evidentementelegato ad una funzionalità narrativa per i dieci “quadri”, la musicalità deiTugs dirige lo svolgimento, assecondando gli episodi più drammatici e dirigendocon piglio deciso i passaggi più epici. La qualità storica del migliorprogressive è proprio questa: uscendo dalla canonica forma-canzone (chetuttavia i Tugs non disprezzano), il rock d’arte ha offerto una possibilitànuova, legandosi a inedite narrazioni concettuali senza diventare sfondoinforme, ma ineliminabile componente d’insieme. I Tugs recuperano elementiacustici e li inseriscono in una tavolozza che può ricordare la PFM piùtempestosa e i Genesis più duttili, con un gioco di squadra ben organizzato dalquale emerge il chitarrista Nicola Melani, delicato ma incisivo all’occorrenza.
Tra simbolismo e rock sinfonico, allegorie culturali e musicali,Europa Minor è una delle più interessanti esperienze teatrali degli ultimitempi: un lavoro che merita visibilità nazionale.
www.todomodomusicall.org
Donato Zoppo(foto di Francesca Grispello)

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