Chi vuole distruggere il Veneto?
Creato il 18 febbraio 2011 da Tnepd
Le nutrie, ovviamente!
Quei perfidi rettili acquatici che talvolta affiorano dalla superficie di fiumi
e canali, con i loro gialli denti veleniferi perennemente inchiodati in una
sardonica smorfia, quasi a voler irridere il laborioso contadino veneto. Per
secoli costui si è lasciato sfruttare dai nobili serenissimi padroni della
terra, per poi votare in massa Democrazia Cristiana, per poi magari abbandonare
i campi, farsi operaio e arricchire il padrone
di turno. E ora dovrebbe lasciarsi mettere i piedi in testa dalle nutrie sudamericane
e dai loro amici animalisti?! No, questo poi no! Assolutamente no! Siamo
veneti, perdio! Razza Piave. E con noi non
passa lo straniero. Siamo arrivati al punto che non si può fare una
passeggiata lungo i bordi dei nostri ameni ruscelletti, senza sentirci franare
il terreno sotto i piedi. La terra degli argini ridotta un colabrodo, un groviera,
dalle gallerie di quelle maledette bestiacce. La sacra terra celtica, retaggio
dei nostri padri, calpestata ancora una volta da luride zampe straniere. I
nostri bambini, zampettando spensieratamente sulla riva dei fiumi, corrono il
rischio di mettere un piede in fallo, infilando le loro fragili estremità in
qualche avvallamento traditore e facendosi male seriamente, come i cavalli dei cow-boys che si azzoppavano finendo nelle
tane dei cani della prateria i quali, a dispetto del nome, non erano cani ma
piccole marmotte, anch’esse dannosissime e pericolosissime con le loro infide
gallerie sotterranee.
Le nutrie non fanno
parte della fauna del Veneto e mi venisse un accidente se non sono state
lanciate col paracadute, di notte, dagli animalisti, come hanno fatto con i
lupi e le vipere e come fecero gli americani,
durante la seconda guerra mondiale, lanciando sulla Germania le dorifore, per
distruggere i campi di patate e affamare il nemico. Si chiama guerra biologica.
Ma se gli americani combattevano i tedeschi per una ragione precisa, contro chi
combattono oggi gli animalisti? Con chi ce l’hanno?
Mio cognato dice di aver
visto una nutria con ancora addosso l’imbracatura e dice che, prima di
lanciarle, le addestrano a tirare coi denti il cordino che fa aprire il
paracadute. Davvero diabolici,
questi animalisti! E quanto denaro
pubblico gettato al vento! Ma fermiamoci qui, per
il momento, e riavvolgiamo il nastro. Andiamo con ordine. E' palese che il
Veneto, la locomotiva d'Italia, sia sotto attacco. Hanno cominciato gli extracomunitari,
invadendoci in massa e portandoci via il lavoro. Qualcuno ce li avrà mandati! Poi
è arrivata l'alluvione,
a colpire le zone economiche più produttive, disseminate di piccole
imprese. Qualcuno ce l'avrà mandata! E ora ci si mettono anche le nutrie. Ma anche se extracomunitari e
alluvione ce li ha mandati il Padreterno,
è chiaro che si vuole indebolire l'economia del Veneto. E' chiaro che qualcuno
ci guadagna da un Veneto povero e senza più fabbriche, finite in ammollo. Chi
trae vantaggio da ciò sono i cinesi,
che già ci facevano sleale concorrenza con le vili imitazioni dei nostri marchi
e con forsennate produzioni di merci al limite del sistema schiavistico.
Finora una certa
Sinistra accusava gli americani, per partito preso, di ogni nefandezza,
coadiuvata in questo dalla più o meno libera circolazione delle informazioni e
dalla più o meno trasparente conoscenza dei mezzi tecnologici in dotazione agli
USA. Ma che ne sappiamo, noi, della
Cina? Sappiamo che in Alaska c'è HAARP,
ma quante HAARP ci sono sullo sterminato suolo cinese? Se sono capaci di
mandare satelliti e astronauti nello spazio, i cinesi avranno anche sviluppato
le tecnologie di Nikola Tesla, con tutte le sue diavolerie elettromagnetiche.
Se i militari americani possiedono e usano di nascosto armi climatiche capaci
di scatenare terremoti mirati, siccità con conseguenti incendi e piogge
torrenziali con conseguenti alluvioni, più o meno approssimativamente mirati,
perché tali armi segrete non dovrebbero averle anche i militari russi e cinesi?
In anni recenti, anche
la Germania ha subito catastrofiche alluvioni e se si pensa che la Germania è
la locomotiva economica d'Europa, come il Veneto lo è dell'Italia, si può per
lo meno ipotizzare che gli statunitensi
vogliono indebolire l'economia europea, per far sì che il dollaro, già in
difficoltà di suo, prevalga sull'euro. Anzi, se il progetto di Nuovo
Ordine Mondiale ha qualche fondamento, sia euro che dollaro sono
destinati a sparire, per lasciare il posto a un'unica moneta planetaria,
gestita da un unico governo mondiale. E cosa
c'è di meglio che suscitare crisi
economiche, distruggere le economie degli stati nazionali e aumentare la povertà?
In tal modo saranno i
popoli stessi, delusi dai propri governi, a chiedere l'intervento dell'uomo
forte, ovvero dell'oligarchia mondialista che, dietro le quinte, ha orchestrato
tutto ciò e che si offrirà di rimettere l'economia in sesto. Se è facile
ingannare un singolo individuo, lo è altrettanto ingannare milioni di persone,
obnubilate come sono le loro capacità critiche, da mass-media
persuasivi
e da altri metodi altrettanto convincenti e ampiamente collaudati.
Se fin qui ho avanzato
ipotesi che da taluni possono essere giudicate fantasiose, prive di fondamento
scientifico, è perché al punto in cui siamo non si può mai sapere fino dove
entrano in gioco le mortifere tecnologie militari e fino dove, viceversa, la
responsabilità di eventi
catastrofici sia da addebitarsi unicamente alle forze della natura. Magari
le tecnologie militari vengono calibrate in modo da incrementare le forze della
natura, così che i responsabili, se ce ne sono, hanno un buon paravento dietro
cui nascondersi. L’opinione pubblica, già ampiamente manipolata, mai sospetterà
un intervento umano dietro la morte per alluvione o terremoto di migliaia di
persone. Il crimine di genocidio rimarrà impunito e nessuna Norimberga verrà
istituita. Se non esistesse il segreto militare, noi non staremmo qui a
dibatterci nelle pastoie del dubbio e nessuna teoria complottista
potrebbe nascere. Ma fintanto che i militari, in primis americani, avranno le
loro basi inaccessibili in Veneto e Friuli, anche i boati sul Fadalto, che non
trovano posto negli annali di geologia, meriteranno di essere spiegati con
l’ipotesi dell’esperimento militare segreto, anche se poi sismologi e geologi
arriveranno a conclusioni tutt’altro che fantascientifiche, con buona
probabilità di averne azzeccato
la causa.
Negli ultimi anni, senza
che alcuno chieda ragione di ciò, aerei militari irrorano sostanze
presumibilmente nocive nei cieli del Veneto e di alcune altre regioni italiane.
Il fenomeno è ben conosciuto negli Stati Uniti, sedicente patria di libertà e
democrazia, e produce una non classificata malattia chiamata Morgellons ed è
popolarmente conosciuto con il nome di scie
chimiche. Lo scopo di tale immane operazione clandestina di
inquinamento atmosferico (clandestina perché nessun governo l’ha ufficialmente
autorizzata) sembra sia quello di facilitare le comunicazioni militari via
etere – e in tale contesto rientrerebbe anche il recente passaggio dei canali
tivù al digitale terrestre – dato che le principali sostanze rilasciate sono bario e alluminio, metalli che favoriscono il passaggio delle onde
elettromagnetiche. Ciò non impedisce che dagli ugelli di quegli aerei non possa
uscire di tutto. Possa uscire, per esempio, il batterio Pseudomonas syringae, adatto a incrementare la piovosità e a
rendere viscido il terreno, cioè a predisporre il territorio a esondazioni e alluvioni. Se pensiamo che, prima
delle piogge torrenziali del novembre 2010, sui cieli del Veneto sono state
reiteratamente rilasciare nubi contenenti tale batterio, avremo una spiegazione
razionale del perché le province occidentali del Veneto siano finite
sott’acqua.
Ci viene fatto credere
che il clima della Terra stia cambiando a causa dell’azione antropica - cioè
dell’immissione in atmosfera di CO2 - e allora perché non dovremmo credere che
anche le alluvioni in Veneto e in Germania non abbiano una causa antropica? La
differenza è che, se per l’innalzamento della temperatura globale l’indice è puntato contro il traffico
veicolare privato - e ci chiedono per questo restrizioni, tasse e rottamazione
dei vecchi modelli d’auto - per le piogge e le siccità straordinarie nessuno
metterà sotto accusa il traffico aereo militare (e in alcuni casi anche civile)
e soprattutto nessuno chiederà loro conto. La passeranno sempre liscia.
Mi ha ripetutamente
stupito la facilità con cui la gente viene ingannata. Se prendiamo come terreno
d’indagine antropologica il Gazzettino di Venezia, diffuso in tutto il nordest,
scopriamo che, per la maggioranza dei lettori:
1) gli americani ci hanno salvato
dal nazismo, dimenticando che ci hanno al contempo trasformato in una loro
colonia;
2) le basi americane di Vicenza,
Aviano e altre servono per proteggerci dai nemici, dimenticando che per il nemico
sarebbero il primo obiettivo e l’intero nordest sarebbe destinato, per questo,
a diventare terra bruciata;
3) il corpo degli alpini e la
Pattuglia Acrobatica Nazionale sono un’eccellenza italiana che tutto il mondo
c’invidia, dimenticando che gli alpini attualmente in guerra in medio oriente
sono le goffe vallette dei marines e le Frecce Tricolori, nel mondo, non le
conosce nessuno;
4) le strisce bianche che
s’intersecano nei cieli del nord Italia sono o scie di condensa degli aerei
civili o il parto della mente malata di quattro esaltati complottisti,
dimenticando che le scie di condensa si formano solo a una certa altezza e in
determinate condizioni di umidità e che non è la prima volta che i militari
giocano con la vita della gente, che in teoria dovrebbero proteggere. Li paghiamo per difenderci e sono in realtà
diventati i nostri principali carnefici;
5) la peggiore colpa del Premier
attualmente in carica è quella che gli
piacciono le ragazzine, ma di un governo di centrodestra non si può fare a
meno, dimenticando che sia i partiti di Destra, che quelli di Sinistra
possiedono quasi la stessa filosofia, perseguono gli stessi obiettivi,
obbediscono agli
stessi padroni e votarli è solo una presa in giro
nei nostri confronti, per di più autolesionistica:
6) la causa principale del
dissesto idrogeologico del Veneto sono le famigerate nutrie, bestie immonde non
autoctone, piovuteci tra capo e collo, dal cielo, per volere delle lobby
animaliste, dimenticando che secondo i geologi il dissesto del territorio è
causato da deforestazione, cementificazione
e in genere tutte quelle opere dissennate che non rispettano le oscillazioni
periodiche del livello dei fiumi.
Se l’italiano medio è
rappresentato dal lettore medio del Gazzettino, infarcito com’è quest’ultimo di
stantii luoghi comuni, si possono dedurre due cose: o gli italiani sono nel
complesso un popolo di ignoranti che obbedisce ancora a logiche venatorie e
contadinesche o sono stati abilmente manipolati, in decenni di tecniche di
persuasione propagandistica, più o meno subliminale, sì da renderli malmostosi,
brontoloni, forcaioli, pieni di cattiveria e di pregiudizi specisti. Odiano i
politici corrotti e puttanieri e segretamente li
invidiano. I veneti, in particolare, disprezzano l’unificazione d’Italia
che si celebrerà il 17 marzo e non si rendono conto che senza l’Italia il
Veneto non esisterebbe o sarebbe forse solo la Terronia dell’Austria. Odiano
chiunque dia loro lezioni morali - in particolare gli animalisti, e vorrebbero
sterminare gli ospiti indesiderati: nutrie, cinghiali, orsi, ratti, colombi,
rumeni, albanesi, nigeriani e marocchini in genere e non si rendono conto che loro stessi sono ospiti di questa terra
chiamata Veneto e che Gaia li sterminerebbe tutti quanti sono, se potesse,
dal primo all’ultimo, da Belluno a Rovigo, dalle Alpi al mare, senza
tralasciare Friuli e Trentino Alto Adige. E già che ci siamo... Bergamo,
Brescia e Venezia Giulia.
ALF
per TNEPD
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