CHI VUOLE LA BICICLETTA POI DEVE PEDALARE
“Non possiamo accettare di pagare per debiti che non abbiamo contratto noi e per una gestione del debito assolutamente opaca. Se Renzi vuole far fallire Roma se ne assumerà tutte le conseguenze”.
Egregia Virginia, forse, lei ha le idee un po’ confuse.
- Il debito pubblico del Comune di Roma è il risultato delle cattive politiche ventennali di Amministrazioni corrotte e clientelari scelte dai cittadini romani al governo della città.
- Ma questo non è successo solo a Roma ma in tutti i comuni d’Italia.
- Tutti i comuni d’Italia sono in stato fallimentare con un bilancio in deficit.
- Tutti dico tutti!
- E chi paga ora?
- Non lo so, me lo dica lei, che vuole governare un comune indebitato.
- Se vuole possiamo sempre chiamare gli extraterrestri, magari glielo scarichiamo a loro, il debito.
- Gli Enti locali sono autonomi nella gestione della loro Amministrazione e il governo non c’entra un fico secco.
- Presenti un Programma di tutto rispetto ai cittadini romani per ridurre le spese e il clientelismo del Comune e vedrà che riuscirà a recuperare il debito nei 5 anni di governo di Roma.
- Non capisco perché lei chiami in causa il Premier Matteo Renzi che già aiuta Roma con un finanziamento di mezzo miliardo di euro l’anno.
- Egregia Virginia, vuole la bicicletta di quel rottame che è il comune di Roma?
- Beh, ecco, cominci a pedalare e la smetta di mettere le mani avanti.
Soprattutto la smetta di insultare senza conoscere le persone. Come si permette di dire che Giacchetti sarebbe capo di una banda di criminali? Secondo lei Giacchetti sarebbe un criminale, insieme a tutti quelli che stanno con lui? Ha letto il suo programma? Non credo, altrimenti si vergognerebbe di dire certe bugie. Ma si sa che nelle vene del m5s, le bugie scorrono come il miele.
Dopo aver lavorato a breve distanza da Previti, averne assorbito l’odore di cadavere, la madame Raggi vede criminali dappertutto.
La sua supponenza e la sua arroganza fanno sì che le si dia anche troppa importanza. Preghi Dio, se ci crede, che non la eleggano. Si romperà le ossa e non glielo auguro, nonostante tutto.