Sembra avere le ore contate il peggior governo di 150 anni di storia nazionale, un governo da macelleria sociale unito solo dall’odio verso lo straniero e ostaggio della Lega Nord nelle scelte su politica economica ed investimenti che penalizzano il sud Italia, un Governo che fa quasi esclusivamente leggi a favore dei più potenti, ricchi e corrotti, leggi per curare gli interessi aziendali di Berlusconi, per risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi, senza preoccuparsi dei lavoratori precari, dei disoccupati, delle famiglie più povere.
Sembra che il Governo stia per cadere, però è sempre lì sorretto da una maggioranza numerica servile, un Governo che non ha niente da offrire come stabilità politica e credibilità al Paese, un Governo che esiste solo perché il capo del centrodestra non può essere messo in discussione dai suoi lacchè e se cade lui affondano tutti. E’ un Governo di irresponsabili a cui non interessano le sorti del paese sull’orlo della bancarotta finanziaria, un Governo che ha ridicolizzato l’Italia agli occhi del mondo intero, un Governo che è stato già ampiamente sfiduciato dagli elettori ma nonostante ciò continua a fare danni ed a tagliare fondi ai meno abbienti, un Governo che alimenta tensioni e conflitto sociale, essendo incurante del grave disagio sociale riportato dalle voci di dissenso verso il suo operato, attraverso una sorta di repressione fascista per zittire le proteste dei cittadini indignati ed esasperati.
Nonostante le tante indagini e processi che riguardano i membri del Governo e del PDL, nonostante i conflitti interni alla maggioranza e le recenti batoste elettorali, questo Governo è ancora al suo posto e continua a proporre soluzioni inaccettabili per i cittadini che chiedono di essere governati nell’interesse dell’Italia.
Ciò è possibile perché non si è deciso ancora nei palazzi del vero potere, che non sono quelli della politica, quando staccare la spina ad un Governo in agonia da diversi mesi.
In tutto ciò l’opposizione parlamentare sta giocando un ruolo sporco, da un lato c’è chi dice di voler elezioni subito ma solo a parole, dall’altro lato c’è chi lavora affinché non ci siano elezioni subito. Esempio eclatante è il fatto che si è aiutato il Governo a sopravvivere con l’approvazione della recente manovra finanziaria da macelleria sociale, con ulteriori tagli alla sanità, al welfare, agli enti locali che erano già stati pesantemente colpiti dalle precedenti manovre finanziarie. Ci si aspettava che dopo l'approvazione della manovra finanziaria, con il contributo dell'opposizione a seguito del monito del Quirinale alla coesione tra le forze parlamentari nell’interesse del Paese soggetto alle speculazioni finanziarie, il Governo ne traesse le conseguenze con dimissioni immediate, essendo un Governo incapace di avere una linea politica responsabile che viene dettata dai diktat leghisti e di altri soggetti della maggioranza, i quali per i loro interessi tengono in vita il Governo.
Ciò che suona come una beffa al contributo dato dall’opposizione all’approvazione della manovra finanziaria da macelleria sociale, è il persistente clima di instabilità a livello globale per il rischio di default degli Stati Uniti; il presidente Obama ha dialogato con il Senato, in cui non ha la maggioranza, proponendo l’approvazione di una manovra di tagli, che a differenza dell’Italia non sono lineari e non colpiscono soprattutto i meno abbienti, ma la maggioranza repubblicana non ha condiviso l’appello di Obama, eppure il governo Obama è un governo serio ed autorevole rispetto a quello italiano che viene ridicolizzato in tutto il mondo.
Dunque, non si capisce per quale motivo plausibile e giustificabile, che non può essere la motivazione poco convincente del rischio di speculazioni finanziarie dovute all’instabilità che c’è tuttora, l’opposizione parlamentare italiana abbia contribuito all’approvazione in fretta e furia di una delle peggiori manovre finanziarie della storia.
La motivazione non plausibile è la paura di andare subito al voto da parte delle forze centriste del Terzo polo, che non alleandosi con nessuno rimarrebbero fuori dalle poltrone del Governo, non c’è voglia di andare subito al voto anche in buona parte dei partiti del centrosinistra che ancora devono capire come pesare i rapporti di forza fra le componenti della coalizione. L’IDV l’anno scorso escludeva qualsiasi soluzione diversa dal voto immediato mentre nelle ultime settimane ha tergiversato a seguito di un calo nei sondaggi, invece il PD, dopo aver recuperato qualcosa nei sondaggi degli ultimi mesi, ha iniziato a intravedere la strada del voto, ma complessivamente oltre alle dichiarazioni in interviste dei singoli non seguono fatti e prese di posizioni forti in Parlamento per bloccare l’azione criminogena di un esecutivo che non governa nell’interesse di tutti gli italiani. Ad esempio, sulle leggi criminogene e ad personam l’intera opposizione non ha fatto ostruzionismo oltre a votare contro (e ci mancava solo che votavano a favore), addirittura è prevalso l’assenteismo nelle file del PD quando si è votato per le pregiudiziali di incostituzionalità sullo scudo fiscale.
Non solo non c’è stato ostruzionismo ma in alcuni casi l’opposizione è stata d’aiuto al Governo, ad esempio il disegno di legge sulle intercettazioni aveva trovato il favore del terzo polo che poi si è dovuto schierare contro quando quella legge risultava pericolosa per i danni che avrebbe prodotto al funzionamento della giustizia e per l’imbavagliamento della stampa, legge quindi considerata pericolosa da quella parte dell’opposizione parlamentare solo dopo le mobilitazioni e proteste dell’associazione dei magistrati e dei giornalisti.
Staccare la spina al Governo non dipende solo dalla maggioranza parlamentare, dipende soprattutto da quei poteri massonici e finanziari che controllano ed impongono la linea nei palazzi della politica e del Governo, tali poteri nei fatti contribuiscono ai disastri sociali del Governo.
Il ruolo svolto dall’opposizione parlamentare, a parte poche eccezioni in alcuni casi sopra citati, è stato marginale e molto pacato nei confronti del Governo, dagli esponenti dell’opposizione si sono avute solo dichiarazioni strumentali da propaganda elettorale.
Se l’opposizione vuole davvero staccare la spina al governo deve battere un colpo sulle prossime leggi ad personam bloccando, con una protesta senza precedenti, i lavori del Parlamento. Siccome le leggi ad personam sono l’unico motivo per cui Berlusconi è in politica, se vogliono davvero mandarlo via al più presto, impediscano al Parlamento di proseguire i lavori comodamente quando si discuterà prossimamente del cosiddetto ‘processo lungo’, altrimenti ci troveremmo di fronte ad un’opposizione dichiaratamente complice che dimostrerà di essere contro il berlusconismo solo a parole.
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