Mi piacciono le serate dal risvolto inaspettato. Di quelle che partono con un bellini e la solita amica,ma che poi proseguono con altri bellini (ho una seria dipendenza) e balli inaspettati. Era tanto che non mi divertivo così,che non mi sentivo a mio agio tanto da ballare rockabilly incurante della mia incapacità e specialmente dei tacchi che indossavo.
La serata è iniziata nel locale,punto fermo e certezza di ogni venerdì sera,che chiamerò Centrale delle Vacche. I punti a favore di questo posto (facile parcheggio,posto da sedersi,caldo,buoni cocktail,ecc) sono troppi per proccuparsi della gente che lo frequenta. Che poi sono gli esemplari-tipo della mia città,dai quali difficilmente scampi. E qui,oltre a chiacchiere di ogni tipo con l’amica Vestitadicapelli abbiamo incontrato due nostre ex compagne,una delle quali Telomettoinquelpostoappenavoltilangolo, è una persona davvero spregevole (com’ è facilmente intuibile dal suo nome fittizio). Una di quelle che,sfoderando un bel sorriso, riescono ad usarti senza che nemmeno tu te ne accorga. Quella ha una lista di nemici che manco gli esattori delle tasse potrebbero tenerle testa. Tra la folla c’era anche il mio primo fidanzatino delle elementari tale S. Bambina precoce (e al tempo magra,almeno sino alla 4 elementare) ho avuto ben 3 spasimanti: il primo S. appunto,era il figaccione,un anno più grande, della seconda elementare che a basket (si giocavo a basket,non fate quella faccia!),mi voleva sempre in squadra con lui,ma non si è mai dichiarato,probabilmente per non andare ad intaccare il suo status di sex simbol. Ora,dopo svariati cm in più e neuroni il meno,è il classico tamarro da grande fratello. Il secondo è stato G.,il nostro era un amore turbolento. Era un bambino bellissimo, biondo con gli occhi azzurri (ora pesa circa 200 kg e si ricorda ancora di me),dai sentimenti contrastanti:un giorno era dolcissimo,l’altro mi faceva piangere,anche se non ricordo il perchè. Il terzo F.,il mio preferito in assoluto. Dolcissimo con la sua leggera balbuzie,mi regalò per S.Valentino due gattini di ceramica accoccolati,che capeggiano ancora sul mobile, a volermi ricordare che non esistono più gli uomini di una volta.
Scusate per il tuffo nel passato della V. con i codini e il grembiule rosa. Ritorniamo a quella con l’eyeliner e gli stivali da catwoman. Io e la mia amica ci avventuriamo nella campagna sommersa dalla nebbia,alla ricerca del pub dove ci attendevano A. e i suoi compagni di rugby. E li V.ha sfoggiato tutte le sue doti di ballerina,ancheggiando e saltando sui quei fottutissimi tacchi,al ritmo di rockabilly,AC/DC e altre canzoni che mi portano ad essere disinibita quasi tanto quanto 5 caipiroska (ma questa è un’altra storia). Mi sono tornati in mente i miei 16 anni quando andavo a ballare al Tempo Rock,tutta vestita di nero e stretta nei miei amati corpetti. Mi sono sentita nuovamente giovane,con i capelli tutti scarmigliati e appiccicati alla faccia sudata. Fregandomene del mio ancheggiare imperfetto,della borsa firmata abbandonata in un angolo,della maglia che continuava a far vedere più del dovuto.
Tra esattamente 42 giorni compirò 24 anni e qualcuno mi ha fatto notare come questo mi porti ad essere classificata come “adulta”. Ho avuto un attimo di panico. Forse è stata l’ultima volta in cui mi sono comportata da adoloscente. Il fatto è che vorrei tanto ritornare a quell’età,anche se,a quell’età,volevo avere questa di età!
Ritorniamo alla V.ballarina,la cui autostima quella sera ha subito un’impennata assurda,grazie al seguente discorso:”A.ma quella è la tua ragazza?Ah si?L’avevo già vista in giro,gran bella figa,complimenti”. Quanto è durata sta botta di autostima?Molto poco. Un po’ se n’è andata quando,entrata in bagno,ho visto una tizia tutta sudata,con il fondotinta che si era ormai dato alla fuga e gli occhi arrossati. Quella tizia ero io.
E poi arriva il Lunedì. E tu credi che dopo una vità di Lunedì,questo si sia stancato di essere bastardo. E invece no. E si,sono gelosa,ma questo, sino a prova contraria non è un reato,lo è invece essere fighe e con le tette rifatte e scrivere sulla bacheca del mio moroso “L’altro giorno ti stavo pensando”. Spero ti scoppi una tetta,mia cara. Non è che mi inondate la bacheca di complimenti,no eh? Occhio per occhio…Va bè la cosa mi sta sfuggendo di mano!
Com’è andato il vostro week-end e conseguente lunedì bastardo?
V.