Magazine Politica

Chiamala se vuoi, Persecuzione

Creato il 23 gennaio 2011 da Albino

Non voglio entrare nel merito dei recenti avvenimenti riguardanti il Presidente del Consiglio, per il semplice motivo che in Italia (e purtroppo per noi, non solo) non si parla d’altro, e aggiungere una voce al coro non credo serva a qualcosa.

Al momento il mondo intero sembra chiedere a gran voce le dimissioni di B. Mezza Italia lo sta facendo. Ovviamente a destra si grida alla persecuzione politica, si cerca di salvare il governo, eccetera. Cose che sappiamo tutti, cose che vediamo tutti. Ma persecuzioni a parte, cose da provare o non provate a parte, innocentisti e colpevolisti a priori (perche’ questo siamo, tutti) a parte. Abbiamo un dato, su cui mi vorrei soffermare, un dato ineludibile e incontrovertibile.

Poniamo che abbia ragione Berlusconi. Giochiamo all’avvocato del diavolo. Mettiamo che sia tutta un’invenzione dei magistrati comunisti, che sia tutta una macchinazione mediatico-politico-sovversiva. Facciamo finta che quelle siano state veramente delle cene, che le buste di soldi siano o inventate, o frutto del suo buon cuore. Diciamo che sia tutto come dice lui, come dicono i suoi avvocati, come dicono i suoi… non mi viene la parola, non so come mai, mi viene solo “scagnozzi”.

Mettiamo dunque che sia cosi’. Innocenti cenette.

Ma una cosa appare da quelle intercettazioni. La sera del 19 settembre Berlusconi invita 24 ragazze a cena da lui, fanno le ore piccole. Il 20 settembre c’erano i funerali di stato di un alpino morto, e lui non c’e’ andato.

QUESTO dovrebbe essere scritto sulle prime pagine dei giornali. Di QUESTO dovrebbero parlare i telegiornali. Una cosa del genere, da sola, farebbe dimettere qualsiasi presidente di qualsiasi paese civile. Fosse anche che quella del 19 sia stata una semplice cenetta con balli e canti e nulla piu’.



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog