chiamami se ne hai voglia

Creato il 13 giugno 2015 da Plus1gmt

La mattina dopo siamo tutti a osservare appena svegli con la vista annebbiata il dorso della mano per ricordarci dove abbiamo trascorso la sera precedente e basta a volte un simbolo, più che un nome, considerando che se certi posti ti timbrassero la loro ragione sociale arriverebbero all’avambraccio, a mettere in sequenza ogni tassello e ricostruire il passato recente della nostra vita. Ma è l’insolito scoppiettio delle bollicine della pancia che riporta alla realtà. Da qualche parte, in una tasca di quei jeans sgualciti o in qualche anfratto della giacca scamosciata abbandonata chissà dove c’è un biglietto con un numero di telefono, ma chi dice che gli piacerebbe essere chiamato se l’altro ne ha voglia (in questo caso occorre usare il femminile) non intende certo già al prematuro risveglio e solo dopo cinque ore di sonno. O forse sì. Io invece sto per fare così, non lascerei passare nemmeno un istante di più se fossimo in una di quelle commediole romantiche o un libro di quelli di questa generazione o, meglio, in una puntata di Friends, che più pop di così non si potrebbe. Cerco però di perdere qualche minuto ancora perché è troppo presto e ho paura di disturbare, penso così che tra vent’anni, quando in qualche modo sentiremo l’urgenza di raccontare questo genere di cose, ammesso che ci sia un pubblico desideroso di conoscerle, ci chiederemo che senso abbia riferirsi sempre a fatti accaduti almeno vent’anni prima e quanto potrà essere difficile parlare della contemporaneità che ci sarà in quel momento futuro. A chi interesserà sapere di quanto è stato dirompente un album come Badmotorfinger dei Soundgarden quando magari, per interessare a qualcuno, dovremo solo guardarci intorno e interpretare il presente. Una procedura pressoché impossibile: all’istante non è proprio il caso di segnarsi qualche appunto, fare una foto, registrare due parole per poi ricordarsele dopo. Ci vuole tutto il tempo affinché mattine come queste facciano parte della storia di tutti, ciascuno con il proprio vissuto, in un archivio ben organizzato. Ma ora è il momento di trovare il numero di telefono e di vedere cosa succederà, anche se è solo cinque minuti dopo rispetto a prima.



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