Certo, rileggere, leggersi è sempre una riscoperta. Tra le tante capita di ritrovare cose dimenticate, disperse tra migliaia di pagine conservate per ragioni perse nel tempo.Così, mi sono ritrovato a rileggere il primo numero de "Il Fidentino" periodico del Comune di Fidenza pubblicato, nell'ottobre del 2009.
IL FIDENTINO - OTTOBRE 2009Devo dire, volendo marcare la rottura con il passato che, non dimentichiamo, è ritornato presente, quel primo numero era fortemente anticonformista. Come scritto nell'editoriale in prima pagina, voleva essere un "un modo diverso di comunicare", dunque niente" foto del taglio del nastro... autoreferenziali." e si affermava di volere "promuovere il cambiamento, il "bello"... il "bello" non è imposizione della maggioranza... " , come scrive Pasternàk nel Dottor Zivago, il "bello" è "la felicità di dominare la forma".Dunque, dominare la forma... e invece è successo che, tra gru e struzzi, la forma ha dominato noi. Andiamo oltre. "Il moralista" diceva Oscar Wilde "di solito, è un ipocrita" che cerca d'imporre ad altri la propria opinione su come si debba vivere e ci si debba comportare, con l'arroganza di credere che il proprio comportamento sia l'unico accettabile."L'anticonformista" è il suo opposto: originale, eccentrico, spudorato ma mai invadente; dice cose non scontate, assume atteggiamenti imprevedibili.Detto questo, concludendo, i moralisti continuano a fare il lavoro di sempre in un clima che si vuole sbiancato anche perché i media, a partire dalle pagine fidentine della Gazzetta di Parma, danno alla politica un mondo di immagini - che vanno e vengono mentre la loro corrispondenza con la realtà è molto problematica e la politica ne ricava l'aspetto di una specie di fantasia disneyana, un mondo altrove dove, per incanto, le opinioni superano la fantasia.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane





