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Chiamiamoli pure definanziamenti, ma sono sempre tagli

Creato il 18 luglio 2012 da Speradisole

CHIAMIAMOLI PURE DEFINANZIAMENTI, MA SONO SEMPRE TAGLICHIAMIAMOLI PURE DEFINANZIAMENTI, MA SONO SEMPRE TAGLI

Mentre Obama decide di abolire le esenzioni fiscali per i contribuenti più facoltosi, noi italiani cerchiamo di non disturbare i ricchi. Non si mettono le patrimoniali né si tassano le transazioni finanziarie, perché i ricchi con i loro capitali scapperebbero. Ma dove? Verso l’Inghilterra dove Cameron ha già invitato i ricchi francesi minacciati da Hollande.

Tutti sono d’accordo sulla “spending review”.

La Bce, il Fondo Monetario dicono addirittura che si tratta di una riforma. Gli industriali, a parte Squinzi, sono d’accordo. Il Pdl è talmente d’accordo che giunge ad ipotizzare che Monti resti premier anche dopo il 2013, Berlusconi permettendo.

Sono tutti d’accordo sui tagli, ancora una volta sulla scuola, sulla ricerca, sulla sanità, e sugli impiegati dello Stato.

Un furore di risparmio sulle tasche e sui lavori degli altri, che esclude, rigorosamente, di disturbare i ricchi che potrebbero “scappare”. Questa “spending review” non è altro che la fotocopia dei tagli lineari di Tremonti, eppure mentre i giornali che, al tempo di Tremonti gridavano allo scandalo, ora sembrano pensare ad altro, come fa il “Fatto Quotidiano”,  alla ricerca disperata dello scandalo, appunto quotidiano,  e se ne frega altamente delle questioni economiche e politiche che ci stanno travolgendo.

Tagli, veri e propri massacri sui soliti, ma li chiamano con parole gentili “definanziamenti”.

Tuttavia manca adesso qualcosa di importante per la sopravvivenza del paese: la politica, quella che deve portare un’aria nuova, se questo paese vuole respirare.

Vanno bene i tecnici o le lotte contro i corrotti, ma ci vuole la politica, che riporti il vento della giustizia sociale, della giustizia che chi ha di più deve pagare di più, perché questa crisi non l’hanno voluta i poveracci impiegati statali e neppure gli ammalati o i vecchi incolpati di campare troppo e di rubare i soldi  della pensione ai figli, ma l’hanno prodotta le speculazioni finanziarie dei ricchi, delle banche, quelli che possono disporre di immensi patrimoni e che adesso vogliono strozzarci tutti.

Così torniamo indietro di duecento anni. Si sta instaurando di nuovo la schiavitù per fare contenti i  ricchi.



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