Magazine Opinioni
Fonte: katangAround
A chi non è mai capitato di vivere un periodo di crisi quando si è "sotto" esame?
Penso conosciate bene quella tensione che si ha negli ultimi giorni di attesa..
Sai (o meglio, pensi) che andrà male, e talvolta ti convinci anche di essere "inferiore" agli altri; ma arriva il momento in cui un SMS ti da un pò di sollievo! Leggi l'SMS e vieni a sapere che qualcun'altro è nelle tue stesse condizioni.. e tu stai meglio, ti senti quasi sollevato dal fatto che ci sia gente che "naviga nelle tue stesse acque"..
Cominci a fare affidamento su improbabili aiuti divini, miracoli, oroscopi o, nel più classico dei casi, nella "botta di C**O"!!
Ma ciò non basta.. Ecco che arriva l'ultimo giorno, e per la tua testa fluttuano pensieri che si susseguono del tipo: <<Domani sarà dura ma ce la farò...>>, <<No, non ce la posso fare..>>, <<Se studio 36 ore di fila ci riuscirò!>>, <<Cazzo! ne mancano solo 24 di ore..>>.
Decidi di chiamare un amico, <<forse lui è inguaiato come me!>>.. Risponde al telefono, e alla tua domanda riguardo il suo livello di preparazione, ti fa rimpiangere la telefonata.. <<Si si, io so tutto! Anche il "concetto del marinaio" che il prof spesso chiede.>> "Concetto del marinaio", una sequenza di parole mai sentita nella tua vita... <<Concetto di chi????>>, per la disperazione riagganci e capisci che l'introduzione di un libro ha più valore di quello che tu gli attribuivi!
Arriva il fatidico giorno; Capisci che solo una cosa ti è rimasta da fare, (oltre l'esame ovviamente!) "PIANGERE", ma non il pianto inteso comunemente, bensì il metodo (non scientifico, ma molto efficacie) del "Chiang e Futt" (Piangi e Fotti)..
Attraverso una commiserazione preventiva dell'imminente esito dell'esame si può, con facilità, conseguire un buon risultato (superiore alle aspettative)! E non ha nessun effetto collaterale negativo in quanto se, per "puro caso", l'esame andasse male era già ampiamente previsto dal nostro "pianto"!!