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Chiapas, un viaggio semiserio/7: Indiana Jones e l'ergoterapista degli inuit

Da Silviapare
[Siamo arrivati all'ultima puntata. La dedico alla cara Amanda, che mi ha dedicato un post di compleanno bellissimissimo che mi ha commossa. Se volete risalire alle altre puntate, seguite l'etichetta]

Chiapas, un viaggio semiserio/7: Indiana Jones e l'ergoterapista degli inuit

Agua Azul

Finalmente avevo trovato compagnia. Durante un’allegra serata alla posada insieme a un gruppetto multietnico di viaggiatrici solitarie come me - che si erano tanto divertite nel vedermi spalmare la crema sulle bolle facciali e mi avevano scattato questa foto qui– avevo conosciuto Cathy, una occupational therapist (che in italiano sarebbe una ergoterapista. Così si capisce meglio, no?) del Canada francese che lavorava con gli inuit vicino al circolo polare artico. Cathy si era presa sei mesi di pausa dal lavoro per farsi un viaggetto in centro e sud America. Non era mica l’unica. Arrivata in Messico tutta contenta delle mie tre settimane di vacanza, avevo subito incontrato una quantità di giovani zainomuniti, soprattutto statunitensi e canadesi, che facevano un viaggio di almeno sei mesi, a volte anche di più. Un’umiliazione terribile. Cathy, in particolare, mi disse che lei poteva licenziarsi quando voleva, partire in esplorazione di un continente a scelta e poi tornare a casa e venire subito riassunta. Immagino che sia normale, per una che fa la ergoterapista degli inuit.
Dopo aver capito che probabilmente in quel viaggio non avrei trovato il rivoluzionario dei miei sogni, riuscii finalmente a rilassarmi e partii con Cathy per tutte le gite turistiche che si potevano fare nei dintorni. Perché lei aveva ancora quattro mesi di viaggio, io solo pochi giorni, e dovevo recuperare. Il Cañón del Sumidero, le cascate di Agua Azul, e poi: Palenque. 

Chiapas, un viaggio semiserio/7: Indiana Jones e l'ergoterapista degli inuit

Cathy (che non aveva bisogno di funghetti) e la guida

Che meraviglia, Palenque. Tutti i miei sogni di adolescente innamorata di Indiana Jones prendevano vita in quella raduradisseminata di templi maestosi e circondata da una giungla fittissima sempre pronta a inghiottirsi di nuovo tutto, templi e turisti compresi. E infatti quella radura è solo una piccolissima parte della città, che è ancora sommersa dalla giungla. Palenque la esplorammo scalando ripidissimi gradoni e infilandoci in cunicoli claustrofobici, sempre accompagnate da un’abbondante sudorazione e dalle voci tonitruanti delle scimmie urlatrici che riecheggiavano nella foresta come macchine di distruzione fantascientifiche. Poi entrammo nella parte giunglesca, verde scura e fitta e umidona come uno s’immagina la giungla, questa volta accompagnate da un simpatico indio che ci mostrò i templi nascosti e ci offrì qualche funghetto per rendere più colorata l’esperienza. Dopo una sofferta consultazione, io e Cathy rifiutammo a malincuore l’offerta. 
Ed è per proprio per questo, per lo stato di assoluta sobrietà in cui mi trovavo uscendo dalla giungla, che posso garantire la veridicità di quanto vidi poco dopo.

Chiapas, un viaggio semiserio/7: Indiana Jones e l'ergoterapista degli inuit

Cathy sulle scale

Scendeva agilmente le disastrate scale di un tempio, con un passo elastico che ben si addiceva al suo corpo longilineo. La pelle elegantemente abbronzata, i capelli signorilmente brizzolati. Camicia di lino blu, mossa da una brezza che doveva soffiare solo intorno a lui, visto che nella radura dei templi c’era un caldo umido giunglesco che poteva abbattere una mandria di bufali. “Chi è quello?” chiesi boccheggiando all’indio spacciatore di funghetti.
“Un archeologo”.
E in quel momento, mentre la visione si allontanava con la camicia svolazzante che gli accarezzava le ampie spalle da americano benestante, compresi l’enormità del mio errore. Avevo inseguito agronomi puzzolenti e canadesi farfalloni, e mi ero lasciata sfuggire lui, il sogno della mia adolescenza. Addio, Indiana, pensai. Sarai anche bello, ma hai proprio un nome ridicolo.
FINE
 
Chiapas, un viaggio semiserio/7: Indiana Jones e l'ergoterapista degli inuit

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