Duemiladodici.
Ogni esibizione di Chiara a X Factor mi lasciava senza parole, tante erano la grazia, la naturalezza e lo stile raffinato delle sue interpretazioni. Aspettative altissime, quindi, sulle future prove di questa ragazza timida, che, partita la canzone, ogni volta si trasformava nel suo esatto contrario per poco più di tre minuti.
Ahimè, quello che seguì (sanremo, album) non mi piacque granchè, l’impressione era di aver perduto ciò che mi piaceva di lei: la versatilità e lo stile.
Già dal primo singolo qualcosa non tornava. Tecnica impeccabile, ma che monotonia! Voce squillante e gioiosa oltremodo, nessuna ombra, nessun sottinteso, tutta così, sempre ‘sparata’ e terribilmente uguale dall’inizio alla fine di ogni pezzo.
Ecco qual era il ruolo di Morgan: Chiara + Morgan mi piaceva da matti, Chiara senza Morgan mi è simpatica, e molto!, ma non riesco ad ascoltarla senza rimpianti.
Duemilaquattrordici.
Esce il nuovo singolo “Un giorno di sole”.
Su richiesta di mia figlia la ascoltiamo in auto e già dopo 10 secondi siamo in modalità inevitabilmente giuliva. Ma proseguiamo – io, naturalmente, abbastanza perplesso – e la canzone arriva al ritornello.
Che, WOW, mi piace! E’ vero: è la classica “canzone di ragazza giovane che ascolteranno ragazze…più giovani” ma, benchè nessuno gridi al rinnovato miracolo dell’originalità, in realtà qui e là (“…giorno di sole…..” “…potermi dire in faccia“…) c’è un fattore sorpresa inaspettato, un guizzo obliquo che, unito al contrasto tra giulività e al testo che invece narra di una giornata di sole del c…. salva tutta la canzone e…- lo devo ammettere – mi colpisce in pieno.
Secondo ritornello,un altro brivido sulla schiena. Ma sarà abbastanza per promuoverlo a frammento?
Avrei avuto la risposta, una grande risposta, piena di sì, solo qualche secondo più tardi, in concomitanza con il terzo brivido (ultimo ritornello), quando mia figlia disse “Sai papà, mi piace il ritornello di questa canzone perchè invece di andare in alto resta bassa, e non lo fa mai nessuno“.
[silenzio]
Terrò il ricordo di questo attimo per sempre. La mia bambina mi ha ricordato che io sono il suo papà anche perchè proviamo la stessa cosa in questo stesso istante.
E stupido io che, per dirle quanto fossi sorpreso ma d’accordo al diecimilapercento con la sua osservazione, mi impantanai in precise e didattiche spiegazioni musicali….quando avrei potuto dirle solo “ti voglio bene“.
GIUDIZIO DEL CUORE
Cinque stelle
GIUDIZIO OBIETTIVO
Tre stelle
IL FRAMMENTO
https://ioego.files.wordpress.com/2014/10/chiara_frammento.mp3
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