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Chiara Gamberale: un Po’ alla Volta… per Dieci Minuti

Creato il 20 dicembre 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Floriana Manciagli

Chiara Gamberale scrive libri che sono piccoli tesori. Ad ogni pagina riesce a farti entrare dentro una realtà semplice e comune, che ti porta, però, a dimenticare la tua. Ogni suo libro è un’ancora di salvezza in momenti di smarrimento, capace di alleggerirti il cuore e trarti in salvo dalle tempeste dell’anima. Per dieci minuti non è da meno. È un romanzo che parla di un esperimento, di un gioco, di una rinascita. Tutti i giorni, per un mese, Chiara avrà dieci minuti per fare una cosa nuova, mai tentata prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura e tornare a vivere. Questo perché tutti i punti fermi della vita di Chiara sono spariti. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua esistenza non c’è più. Il compagno di sempre l’ha abbandonata, dopo averla costretta a lasciare la casa in cui era cresciuta. Ha perso il lavoro, che è stato affidato ad un altro. Insomma, un disastro. Che cosa si fa, allora? Si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di percorrere nuovi sentieri, di compiere azioni prima mai fatte. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare.

Chiara Gamberale: un Po’ alla Volta… per Dieci Minuti

Chiara Gamberale riesce, così, a raccontare quanto il cambiamento, considerato spaventoso dalla maggior parte di noi, sia necessario e facile da ottenere un po’ alla volta. «E allora se non c’è più nulla da scrivere, se non c’è più da vivere, se non c’è più una famiglia che, ogni settimana, quantomeno mi dia l’illusione di essere la mia, che ci sto a fare io al mondo?». Questa è la domanda che scatena il gioco, le cui regole sono state dettate dalla dottoressa T., l’analista di Chiara, che porterà la protagonista a scoprire una Roma nuova, diversa dalla città che aveva sempre sottovalutato e odiato, a causa della nostalgia per la sua vecchia esistenza. Chiara capirà che per essere felice non bisogna avere un compagno, ma la felicità si può conquistare anche tramite l’affetto delle persone di sempre o delle persone nuove, conosciute per caso grazie ai suoi dieci minuti. Quelle stesse persone che passeranno con lei un Natale, che avrà il sapore di una nuova vita, fatta di cose semplici. Ma il bello di questo libro è che, mentre Chiara scopre tutte queste cose, le scopri un po’ anche tu. Pagina dopo pagina il tuo fardello di malinconia sembra alleggerirsi. Mentre Chiara cucina i pancake, ti sembra di sentirne l’odore, mentre Chiara compra delle lanterne colorate ti sembra di vederle volare, mentre Chiara sta per baciare una vecchia fiamma, ti sembra di sentire le farfalle allo stomaco. Insomma, questo della Gamberale è veramente un libro entusiasmante e coinvolgente, da cui non riuscirete a staccarvi, nemmeno per dieci minuti.

Chiara Gamberale: un Po’ alla Volta… per Dieci Minuti


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