Pubblicato da Germana Maciocci
Mirta voleva rimanere con Robin. Accanto a lui per sempre. Bisognava rispettare l’ultimo desiderio di Mirta. Sapeva come vincere. Perché il padre di Mirta era, comunque, sotto choc. E la volontà di Muriel talmente forte che neppure per un momento aveva dubitato di spuntarla. D’altro canto, Roberto aveva volontà quanto e più di lei. Altrimenti non sarebbe riuscito a strapparle la promessa. A costringerla a ritornare in quel piccolo borgo per raccogliere i suoi resti e seppellirli accanto a quelli della piccola fata dagli occhi viola. «Muriel, è importante.» «Ti ascolto, Roberto.» «Prometti, Muriel.» «Prometto.»
Tornano gli zombie tutti italiani di Chiara Palazzolo. In attesa della promessa trasposizione cinematografica di Non mi uccidere, sceneggiata da Gianni Romoli (Trauma, Le fate ignoranti), vi invitiamo a scoprire, o a riscoprire, dopo sette anni dalla prima edizione Piemme, una trilogia horror tutta italiana, che solo con le precedenti edizioni di questo primo volume ha superato le 50.000 copie vendute. La stessa Piemme ci propone infatti nella serie Bestseller la storia di Mirta, una ragazza della provincia di Perugia, che si risveglia dalla morte, avvenuta per overdose, spinta da una forza oscura che la costringe a nutrirsi di carne umana per, se così si può dire nel suo caso, poter "sopravvivere".
Ma dietro al desiderio della giovane di portare avanti quella macabra non-vita vi è in realtà la speranza che anche Robin, il suo amato, morto insieme a lei, mantenga la promessa che li aveva legati in eterno, ovvero che se mai si fossero trovati in una situazione similmente tragica, sarebbero usciti dalla tomba per restare insieme per sempre. Ma il tempo passa, il ragazzo continua a restare sotto terra, e Mirta a vagare per il monte Subasio alla ricerca di carne fresca in compagnia di uno spettro di nome Witt, una sorta tetro grillo parlante, interessante alternativa al Virgilio di Dante, personaggio ispirato alla scrittrice dal filosofo Wittgenstein. Mirta deciderà alla fine di scoperchiare la tomba di Robin, accada quel che accada. E al lettore il premio di molteplici, stimolanti orro-sorprese. Uno dei leitmotiv dei romanzi di Chiara Palazzolo, portato avanti con una maestria unica, è quello del legame tra amore e morte, particolarmente sentito in questa serie, che viene presentato con un linguaggio e uno stile molto particolari. Nell'artificio della decostruzione semantica e strutturale reso flusso di coscienza naturale e coinvolgente quindi, e non solo nell'originalità della trama di questi romanzi, che all'apparenza potrebbe risultare "romantica" e "nota", risiede il successo della Palazzolo, che a giusto titolo viene riconosciuta come una delle principali rappresentanti del cosiddetto horror gotico italiano.