Senza sesso non si vive. Il sesso fa unire persone, sopportare persone, fa uccidere, violentare, fa morire. Il sesso parla più dell’amore e lo si confonde, molto spesso. Quante cose si sopportano per una bella seduta di sesso.
Chiaravalle è uno dei luoghi a me più cari. Per il suo fascino antico, la sua storia, l’architettura, la festa medioevale, il suo chiostro affascinante, la colonna con il capitello a nodo. Chiaravalle ha un’anima pulsante, racconta vita e silenzio, racconta meditazione e pace.
Qui ne ho scritto con le immagini della festa medioevale e qui ne ho scritto per raccontare il modo di dire “avere voce in capitolo”.
Ovvio quindi che sono rimasta stupita, affaticata, un po’ sconvolta da questa notizia: “Sesso, denunce e forse ricatti tra le celle dell’Abbazia di Chiaravalle”
Chi vorrà leggere l’articolo lo troverà qui.
In breve si dice che siano stati denunciati atti sessuali, palpamenti, rapporti orali, tra i monaci e alcuni pellegrini, più che altro disadattati senza fissa dimora. Non si prospetta un vero reato, tanto che il caso è stato archiviato, perché tutti gli atti sono stati consenzienti e i monaci, ove hanno trovato un rifiuto, si sono tirati indietro.
Il sesso è vita, non si può restare senza sesso, è inutile credere di sì. Senza sesso vi è solo castrazione.
E poi, chi mai è capace più di compiere atti di vera castità? Ma se si è scelta la castità, si deve essere abbastanza forti per accettarla e viverla come regola di vita, non contravvenirla per puro piacere!
Immaginare il sesso tra le colonne del chiostro di Chiaravalle, pare un sacrilegio.
Chiaravalle_Chiostro
O forse fa molto Il Nome della Rosa?
(chi ha modo di leggere fino a qui, spero comprenda il senso ironico del post)
Chiara