Chichen itza
Creato il 01 agosto 2011 da Luerre
Il Messico e i suoi colori da sogno, il Messico e la penisola dello Yucatan, la culla della civiltà Maya, è uno di quei viaggi che si ripeterebbe sempre, perchè non si è mai arrivati alla fine del viaggio senza che sia finito il desiderio di continuare.
I colori delle sue albe, il mare con le sfumature uniche del Caribe, sono i ricordi che ci si porta appresso quando si parte da questa terra unica, naturalmente con la voglia di ritornare.
I luoghi da visitare nello Yucatan sono tanti, il clima caldo umido, che si attenua nel mese di gennaio, affatica un poco ma dopo due giorni si è perfettamente acclimatati.
La sabbia bianca corallina invita ad impigrirsi al sole ma c'è tanto da vedere, e il sito che sto per descrivere è indubbiamente uno dei più importanti e meglio conservato
E' con fatica che si lasciano questi colori, dispiace molto togliersi dagli occhi queste albe che ogni mattina si presentano diverse, sempe magiche, sempre più belle
A Chichen Itza si arriva da Cancun dopo un percorso abbastanza agevole. Bisogna solo proteggersi dal freddo eccessivo dell'aria condizionata che si trova sui mezzi di trasporto.
Le rovine si estendono in un' area di circa 3 Km2 , appartengono a quella che è stata una grande città della civiltà Maya
Il sito comprende numerosi edifici, di diverso stile architettonico in un percorso tra il verde, percorso abbastanza facile e piacevole
Il nome Chichen Itza significa letteralmente " Alla bocca del pozzo degli Itza " essendo gli Itza un gruppo etnico predominante nella penisola dello Yucatan
Il sito di Chichen Itza è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1988 ed è proprietà dello Stato messicano.Nel 2007 è stato inserito fra le sette meraviglie del mondo, quindi tra le meraviglie del mondo moderno
Il tempio dei guerrieri è una larga piramide a gradoni, contornata da file di colonne intagliate, tutto molto ben conservato, chiamata Grande mercato.
Si trovano poi le colonne della sala delle Mille Colonne, naturalmente di questa sala solo le colonne sono rimaste
Si arriva quindi senza fatica al grande spiazzo dove si trova la pramide detta di Kukulkan, la grande maestosa piramide di costruzione preispanica, con vari significati della religione Maya.I quattro lati della piramide, con il numero dei gradini viene a formare il calendario.I gradini sono infatti 91 per lato, più la grande base al tempietto che si trova in cima, e il conto arriva a 365All'avvenire dei due equinozi si forma sulla scalinata un'ombra che ha la forma di un serpente e che ricorda il serpente piumato dei Maya.La temeraria salita alla cima della piramide è molto difficile e anche pericolosa. In alcuni periodi è addirittura vietata, non tanto per la salita, quanto per la discesa
Intorno alla grande piramide, altri edifici ben conservati, come il tempio de " La Iglesia " e la Casa delle iscrizioni misteriose.
Uun altro grande spiazzo in fianco alla piramide è dedicato al gioco della pelota, il campo da gioco della palla più grande di tutti quelli dell'epoca.Dalle raffigurazioni incise sui muri e sui bassorilievi si può pensare che non si avesse a che fare con un gioco tranquillo
La visita termina con il Grande Cenote, una grande riserva di acqua, una sorta di enorme pozzo che era ed è conosciuto come il Cenote SagradoIl ritorno al nostro villaggio turistico, molto bello e confortevole, avviene con la grande soddisfazione di aver visto un sito moto interessante e pieno di storiaQuesto era il mio secondo viaggio in Messico. Il primo infatti era stato bruscamente interrotto dall'arrivo di uno degli uragani più distruttivi per questa terra del centro America.Sono stata rimpatriata per evitare i pericoli, ma il desiderio di ritornare non mi ha mai lasciato.Il Caribe e il Messico, una volta visti, ti stregano, e sono tornata
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