Chiedo scusa per i nostri figli…

Da Maxdejavu

“Chiedo scusa per mio figlio” disse un giorno di tanti anni fa Luigi Impastato ai compari mafiosi, per il figlio Peppino, colpevole di essere comunista e assolutamente contro la mafia.

“Chiedo scusa per mio figlio” disse un giorno la mamma di Timon dopo i continui danni procurati dal figlio alla comunità “Suricati”.

“Chiedo scusa per mio figlio” avrà detto qualche giorno fa il carabiniere ai colleghi mentre arrestavano il figlio, rapinatore a Delianuova, dove c’è scappato il morto.

“Chiedo scusa per i miei figli” avrà certamente detto Paolo Guzzanti per i figli Sabina, Corrado e Caterina, irriverenti comici che non le mandano mai   certo a dire a lui e ai suoi compari.

“Chiedo scusa per mio figlio” ha detto ieri Umberto Bossi, avvilito e scorato per quanto sta accadendo al partito del Carroccio anche per merito del figlio “Er Trota” per il marasma di soldi pubblici usati a scopo personale oltre a ristrutturazioni di case avvenute all’insaputa dei padroni stessi. (Che mondo meraviglioso l’Italia)

E maremma… tutti questi padri e madri che chiedono scusa alla comunità per gli errori dei figli! Ma toccherà anche a noi? Anche noi dovremo salire su un palco, una gogna mediatica di proporzioni nazionali e chiedere scusa per le scorribande devastanti del Nano e della Nana???

E noi?
Bella domanda.
Cosa ci capiterà?

Anche noi dovremo supplicare il perdono della folla inferocita? Migliaia di Italiani con scope che chiederanno la nostra testa se non quella dei due Nani Kamikaze?

Mi chiedo quanto sia difficile chiedere scusa per i propri figli.
Quella del Carroccio è una fiaba che comunque va in frantumi per colpa, probabilmente, di un figlio connivente che sapeva e ne approfittava grazie ad un cognome “importante” e a personaggi in malafede.
Ma è comunque una fiaba che va in frantumi. Perchè non esiste il bene senza il male. Perchè la fiaba del paladino onesto del nord si schianta su un figlio burino e su fedelissimi infedeli.

Un padre che ha un sogno, che cerca di realizzarlo mettendo anima e corpo nelle sue idee, nei modi più giusti o sbagliati che viene distrutto dalla stupidità di un figlio. Quanto sia giusto o sbagliato ciò che fa e dice il Carroccio non sta a me, soprattutto in questa sede, descriverlo.
Penso solo che un figlio che dall’oggi al domani, l’uomo pesce fuor d’acqua, si è trovato con le mani in troppa marmellata e non è stato capace di ponderare le sue scelte.
“Il potere logora chi ce l’ha!” dicevano

Noi siamo fortunati, non è che ci siano troppi sogni da distruggere. La preoccupazione è che invece noi si possa distruggere i sogni dei nostri nani, facendoli sfigurare o privandoli del loro futuro “brillante”

Dovremo fare in modo di non dare troppa “marmellata” ai nostri figli? E’ un problema che ci poniamo spesso. Nel nostro piccolo anche accontentarli troppo spesso ci fa pensare che forse un domani non avranno il senso della misura e del limite. Non sapranno bene quanto possono accelerare e quando invece devono frenare e mettersi da parte, in discussione.

Perchè non crediate che certe cose capitino solamente quando circolano così tanti soldi. Ho esempi di “pidocchi resuscitati” che affollano le strade e le piazze che nemmeno ce ne accorgiamo. Chi si è trovato una piccola fortuna tra le mani e nemmeno ha capito come, adesso gira guardando tutti dall’alto in basso, come se fosse più un alto di 4 spanne.. ma aveva ben ragione il compianto Totò, da morti, siamo tutti uguali.

Nani, noi il nostro lo stiamo facendo e lo continueremo a fare… ora come direbbe il croupier “Fate il vostro gioco” .


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